Politica, iniziate le grandi manovre del centro-destra per la regione e i capoluoghi

Sono iniziate le grandi manovre in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Il primo, per scadenza naturale del sindaco, sarà quello per le amministrative di Palermo, il Comune guidato da un contestatissimo Leoluca Orlando. Si voterà a giugno 2022. Sempre in quella circostanza, a meno di grosse sorprese, anche la città di Messina andrà al voto per via delle dimissioni dell’attuale primo cittadino, Cateno De Luca, fortemente intenzionato a correre per la presidenza della Regione Sicilia.

Appena 12 mesi dopo sono in programma le amministrative di Catania, dove è lecito attendersi una ricandidatura di Salvo Pogliese. In mezzo ci sono anche le elezioni regionali, previste in autunno 2022. Quattro appuntamenti regionali sui quali stanno già ragionando i maggiorenti dei partiti. In questa analisi politica partiamo con il centro-destra che manifesta più degli altri schieramenti uno spiccato movimentismo, non fosse altro perché il centro-sinistra dovrà testare il “gioco” delle alleanze con il Movimento Cinquestelle.

A sinistra le idee saranno più chiare dopo le prossime amministrative che coinvolgeranno i principali capoluoghi di provincia italiani. C’è da dire che nello schieramento di centro-destra nulla è stato ancora definito, ma il ragionamento politico viene fatto dai singoli parlamentari regionali più rappresentativi nell’ottica dei quattro appuntamenti: amministrative Palermo, Catania e Messina, e quindi regionali.

Posto che la Lega rivendichi la presidenza della Sicilia, nell’ambito di un accordo su scala nazionale, e che la ricandidatura di Nello Musumeci non è per nulla scontata, sui tre capoluoghi di provincia le idee sembrano essere abbastanza chiare. A Catania, Fdi rivendica la candidatura di Salvo Pogliese, dal momento che è uscente e che rappresenta negli equilibri regionali l’uomo di punta del partito di Giorgia Meloni. A Palermo le carte sono ancora mischiate, ma pare che Forza Italia, segnatamente Gianfranco Miccichè, voglia esprimere il candidato della coalizione. A questo punto, Messina potrebbe concentrarsi sul nome di un candidato espresso dalla Lega.

Davide Gambale

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