Ex Pumex, Legambiente scrive alla Procura

Legambiente Sicilia ha inviato una lettera alla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto e agli assessori regionali al Territorio e ai Beni culturali per esprimere “forte preoccupazione per la massiccia opera di smantellamento delle strutture industriali che rischia di cancellare in partenza qualsiasi possibilita’ di realizzazione di un Parco ad opera della curatela fallimentare, subentrata all’azienda nella gestione dell’area”. La lettera riguarda il futuro delle cave di pomice di LIPARI e sulla loro destinazione a Parco Geo-minerario. “La curatela, infatti – denuncia Legambiente – sembra abbia presentato solo un progetto generico, una dismissione di impianti industriali, per la quale non e’ pero’ mai stato presentato un piano in grado di escludere qualsiasi refluenza sull’ambiente. Un’operazione del genere andrebbe condotta solo dopo avere acquisito tutti i titoli autorizzativi previsti dalla normativa vigente. Si tratta, infatti, non soltanto di strutture e residui ferrosi, ma anche di materiali altamente contaminanti (per esempio l’amianto) e inquinanti (olii combusti), che vengono trattati e mobilizzati con assoluta indifferenza a poca distanza dal mare e da una localita’ balneare. La societa’ maltese che si e’ aggiudicata l’appalto e la ditta Santoro Srl di Barcellona hanno i requisiti necessari per occuparsi dello smaltimento di rifiuti speciali e inquinanti?”. 

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