“Lasciare la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina fuori dal Recovery Plan sarebbe un errore gravissimo, che andrebbe a colpire in modo drammatico il Mezzogiorno, condannandolo definitivamente ad un ritardo infrastrutturale incolmabile nei confronti del resto del Paese”. È quanto dichiarato dalla deputata messinese in quota Forza Italia, Matilde Siracusano, in merito all’ipotesi che il Ponte sullo Stretto possa essere tagliato fuori dal Recovery Fund.
“Le risorse del Recovery servono per finanziare la costruzione di strade, autostrade e alta velocità? Benissimo, siamo d’accordo. Ma una parte di esse (per le opere a terra), insieme ai fondi strutturali europei, andrebbe impiegata in una grande opera di collegamento stabile tra Sicilia e Calabria. – prosegue Siracusano – Il ministro Giovannini la pensa diversamente? Che ci sia allora una decisione collegiale, che coinvolga l’intero governo. Oltretutto gran parte dei parlamentari che compongono la maggioranza hanno appena costituito un intergruppo proprio per il Ponte sullo Stretto di Messina. E se è vero che questo esecutivo vuole ripristinare la centralità del rapporto con in Parlamento, questo è un dettaglio che non può essere trascurato né liquidato velocemente con una secca bocciatura.
“Appare, inoltre, alquanto misterioso che la relazione dell’ormai famosa Commissione ministeriale istituita dalla De Micheli, non sia ancora conclusa, essendo trascorsi 6 mesi dall’inizio dei suoi lavori. Tra gli obiettivi dei prossimi anni il premier Draghi ha annoverato la crescita, anche del Sud, e una vera transizione ecologica. Per raggiungere entrambi questi traguardi la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina non è un’opzione, è l’unica scelta di buon senso da fare, e anche subito”.