"Per fortuna c'è la crisi", We-Unit a sostegno delle imprese siciliane

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"Per fortuna c'è la crisi", We-Unit a sostegno delle imprese siciliane

redme |
venerdì 26 Febbraio 2021 - 20:10

“Per fortuna c’è la crisi”, l’intuizione letteraria di Fabio Cotza si addice perfettamente a tutte quelle attività che con il Covid 19 – contrariamente ad altre nettamente penalizzate dalla pandemia – stanno riuscendo ad imporsi, triplicando fatturato, numero di clienti con un trend di crescita stimato del 300% in sei mesi.
We-Unit è un polo di aggregazione e provider di servizi nella mediazione creditizia con un obiettivo preciso: trasformare la figura del mediatore creditizio in specialista del credito, diventando riferimento professionale per il mercato e per gli operatori, ponendo sempre come denominatore comune delle proprie attività.
“Operiamo con una rete di 400 consulenti a livello nazionale ed abbiamo relazioni con oltre 40 istituti di credito in Italia  – afferma Angelo Spiezia, amministratore delegato We-Unit – il 2020 è stato per noi importante e grazie al contributo della Sicilia, nella persona di Francesco Figlia,  abbiamo costruito un importante sviluppo della divisione imprese; per questo motivo siamo stati anche premiati a livello nazionale. In questo particolare momento di pandemia siamo vicinissimi ai siciliani; abbiamo fatto numerose iniziative sulla piazza proprio per stare accanto agli imprenditori anche perché negli ultimi dieci anni sono state chiuse oltre 10mila filiali bancarie. Si sono persi importanti punti di riferimento – prosegue Spiezia – è stata istituita una chat a supporto della rete imprenditoriale siciliana. Abbiamo finanziato oltre 300 imprese in Sicilia, la metà a Catania con buoni risultati anche a Messina e provincia”.
“Edilizia, industria, commercio e società agricole, finanziamo a 360 gradi – precisa Francesco Figlia, capo area imprese Sicilia – intermediamo e mettiamo in relazione il cliente con le banche; stiamo supportando il comparto turistico ricettivo che in Sicilia rappresenta il 13% del Pil e che a causa della pandemia sta risentendo maggiormente della crisi economica.
Abbiamo finanziato anche importanti realtà turistiche di Taormina, così come una società agricola dell’Ennese ha potuto proseguire la sua attività grazie al nostro intervento creditizio”.