Atm, Campagna critica i sindacati per il lessico usato

red..me

Atm, Campagna critica i sindacati per il lessico usato

red..me |
giovedì 18 Febbraio 2021 - 12:09

È botta e risposta tra Atm e sindacati. Ieri sera il presidente di Atm Spa Giuseppe Campagna ha criticato le organizzazioni sindacali per il lessico usato, in una nota interna dello scorso 3 febbraio, contro i vertici dell’azienda. Alla riflessione di Campagna ha fatto seguito la replica dei sindacati, i quali lo hanno accusato di gettare inutilmente benzina sul fuoco.

“Nella nota citata vengono rivolte all’azienda, e quindi all’operato del CdA che presiedo, – dichiara Campagna – espressioni che, a mio avviso, devono far riflettere tutti, in primo luogo proprio riguardo al lessico e alle espressioni usate dalle sigle sindacali. Il lessico non è mai ingenuo, perché attraverso l’uso delle parole generalmente, ed in questo caso in particolare, si vuole raggiungere l’obiettivo di suggestionare il lettore o, peggio ancora, di generare timore.

“Ma il lessico diventa anche un tentativo per squalificare l’operato di qualcuno, di renderlo persino risibile. Ed ecco che utilizzare l’espressione ‘si continua ad assistere alla mattanza delle contestazioni disciplinari distribuite a pioggia che ha oltrepassato i limiti del tollerabile per assumere i canoni del ridicolo’, appare oltre che grave nel contenuto, anche lesiva dell’onore e della dignità di chi esercita un ruolo o presta la propria attività lavorativa con diligenza e rispetto delle norme di legge e di contratto.

“Sarebbe davvero una dimostrazione di serietà e di attaccamento all’azienda ed alla città, se si riuscisse realmente a mettere da parte la posizione della contrapposizione a prescindere, per assumere, nel pieno rispetto dei ruoli e delle funzioni svolte, un atteggiamento di confronto costruttivo cui l’azienda non si è mai sottratta e certamente non inizierà a farlo adesso”.

Al riguardo, i sindacati hanno dichiarato che “in buona sostanza il presidente Campagna, con pretesti anacronistici e per motivi arcani che non trovano riscontro a rigor logica, si è sentito in dovere di riesumare una nota interna, alla quale Campagna ha immediatamente risposto utilizzando i medesimi canali aziendali interni e toni molto aspri.

“Trascorsi ben 14 giorni dall’evento descritto, che si era concluso con un consueto scambio epistolare interno fra azienda e sindacato, il presidente, spinto da una misteriosa frenesia di pubblico sfogo, dopo 14 giorni ha pensato bene di trasformare un normale scambio di note interne in comunicato stampa che innesca l’ennesima polemica pubblica con i sindacati; per poi dichiarare con ostentata innocenza che la guerriglia in Atm non serve a nessuno. Tutto e il contrario di tutto! Come dire: prima appicco il fuoco e poi mi vesto da pompiere.

“In conclusione condividiamo con Campagna il principio per cui bisogna ‘mettere da parte la posizione della contrapposizione a prescindere, per assumere, nel pieno rispetto dei ruoli e delle funzioni svolte, un atteggiamento di confronto costruttivo’ ma non vorremmo che mentre lo dice il presidente in realtà pensi il contrario. Non sarà il sindacato a sottrarsi ad un confronto sereno ma solo dopo che ATM dimostrerà di riconoscere ai lavoratori il rispetto che meritano!!! Cominciamo a ragionare insieme e seriamente per costruire un’azienda solida, ma senza colpi bassi ad effetto mediatico, perché quando si gioca ad appiccare il fuoco per poi vestirsi da pompiere, prima o poi ci si brucia”.