Problemi somministrazione vaccini agli over 80, Pd e LiberaMe: "Assisteteli con la Messina Social City"

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Problemi somministrazione vaccini agli over 80, Pd e LiberaMe: "Assisteteli con la Messina Social City"

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sabato 13 Febbraio 2021 - 10:50

Impiegare gli operatori della Messina Social City per aiutare gli over 80 nelle fasi di prenotazione dei vaccini anti-Covid e conseguente accompagnamento presso gli ospedali della provincia. È questa, in sintesi, la richiesta avanzata dai consiglieri comunali del centro-sinistra, e in particolare del Pd e di Liberame, all’Amministrazione comunale. Com’è noto, da quasi una settimana è iniziata la somministrazione dei vaccini anti-Covid a favore degli ultraottantenni. Al riguardo, però, sono state raccolte moltissime segnalazioni di cittadini che non sono ancora riusciti a prenotarsi per problemi legati alla gestione del software in carico alle Poste Italiane; o che hanno ottenuto una prenotazione per l’effettuazione del vaccino lontano dal loro domicilio, spesso presso gli ospedali di Milazzo, Barcellona P.G., Taormina, e Mistretta.

“Pur essendo consapevoli che la gestione di tale servizio di prenotazione e somministrazione vaccinale è di competenza del servizio nazionale, – dichiarano i consiglieri comunali – riteniamo che si debba agire con estrema urgenza a favore di quegli anziani che non possono godere dell’aiuto di familiari sia per la procedura di prenotazione del vaccino, sia, ancor più, per il raggiungimento dei siti ospedalieri in provincia e per il loro ritorno a casa. A tale scopo, anche per evitare che anziani cittadini soli, o coppie di anziani senza assistenza familiare, siano costretti a rinunciare a vaccinarsi perché privi di aiuto, è necessario che l’Amministrazione comunale, per il tramite della Messina Social City, promuova immediatamente tutte le iniziative utili ad aiutare questi anziani nella prenotazione e nelle operazioni di loro accompagnamento in provincia (visto che ancora ad oggi non è prevista la vaccinazione domiciliare), in primo luogo attivando un numero verde di raccolta delle segnalazioni di difficoltà delle persone sole o impedite fisicamente.

“Prepararsi alla vaccinazione di massa”. “Al contempo, in previsione delle prossime vaccinazioni ‘di massa’, che riguarderanno a brevissima larga parte dei messinesi, a partire dalle forze dell’ordine e dagli insegnanti, appare opportuno che da subito si individuino i siti pubblici più idonei (per spazio e presenza di ampi parcheggi) ad ospitare queste imminenti vaccinazioni a larga scala. Proponiamo, ad esempio, di valutare l’utilizzo, a tale scopo dell’ex Mercato ittico, o di scuole e palestre dismesse, o l’area ex Gasometro, affinché si possa per tempo concordare con l’Asp, cui spetterà l’organizzazione della somministrazione del vaccino anti Covid-19, la tempistica e la localizzazione dei siti più adeguati alla tutela dei cittadini, anche prevedendo una vaccinazione con modello drive-in.

“Adottare ogni soluzione possibile per tutelare la salute”. “Inoltre, chiediamo tanto al Comune di Messina quanto all’Asp provinciale che si promuova prima possibile, soprattutto per le persone anziane, una convenzione con l’Ordine dei Medici per l’effettuazione di vaccinazioni domiciliari, che i circa 100 medici assunti per l’effettuazione dei tamponi vengano anche utilizzati per la somministrazione dei vaccini, e che, più in generale, si adottino tutte le possibili iniziative di impiego di personale, sanitario e non, per agevolare nel modo più veloce e sicuro possibile tali delicate operazioni, finalizzate alla salvaguardia della salute dei messinesi.

“A tal proposito non si può non stigmatizzare il ritardo con cui vengono reclutati dall’Asp provinciale i giovani informatici, ingegneri e amministrativi, oggetto di selezione effettuata nello scorso dicembre con il ‘click day’. Questa procedura, infatti, ha fatto presumere che l’esigenza di assumere tanti giovani specializzati fosse immediata, mentre, dopo due mesi dalla selezione, sono ancora pochissimi i giovani impiegati a supporto dell’organismo commissariale che si occuperà della vaccinazione. Peraltro, pare che a quei pochi che sono stati chiamati sia stato proposto un contratto di lavoro per partite Iva, quindi senza alcuna tutela previdenziale. Ci si aspettava certamente molto di più da un Ente pubblico che potrebbe utilmente assumere, e con maggiori garanzie lavorative, tanti giovani disoccupati”.