Filmato mentre scarica rifiuti alla Zir: denunciato. VIDEO

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Filmato mentre scarica rifiuti alla Zir: denunciato. VIDEO

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lunedì 08 Febbraio 2021 - 11:07

Filmato da un cittadino mentre abbandonava un intero carico di rifiuti alla ZIR, nell’alveo del torrente Gazzi. Giornata impegnativa quella del reparto Ambientale della Polizia municipale di Messina, guidata dal comandante vicario Giovanni Giardina. Un’intensa attività di indagine, infatti, ha permesso di risalire al responsabile dell’abbandono dei rifuti: si tratta di un uomo che, utilizzando il mezzo della ditta presso la quale lavora, ha liberato un appartamento da mobili e suppellettili scaricandoli alla foce del torrente Gazzi; clicca qui per vedere il video.

L’ispettore Giacomo Visalli, che ha seguito l’indagine, si dice sconcertato poiché dal video, girato da un libero cittadino a distanza, si nota la presenza di un’altra persona passeggiare con il cane, con assoluta indifferenza, nelle immediate vicinanze del veicolo. Per l’illecita condotta il responsabile è stato denunciato all’autorità giudiziaria, mentre sia l’area che l’autocarro sono stato sottoposti a sequestro giudiziario. L’uomo dovrà rispondere di trasporto ed abbandono di rifuti speciali pericolosi e di ostruzione al regolare deflusso delle acque.

Nella medesima giornata personale dell’altra branca della polizia specialistica ossia la Polizia commerciale coordinata dall’ispettore capo Giuseppe Cifalà impegnata in un servizio anticovid e di sicurezza alimentare ha accertato che quattro operatori del mercato biologico domenicale stavano vendendo vino e conserve di pomodoro prive di qualsiasi etichetta o comunque di indicazione tale da poter ricondurre i prodotti all’attività agro-alimentare del commerciante. Infatti, controlli incrociati hanno evidenziato che le attività controllare non rientrando tra i produttori vinicoli e le cui coltivazioni erano peraltro non attinenti con dette produzioni stavano ponendo in vendita non solo prodotti privi di qualsiasi indicazione sulla tracciabilità dell’alimentazione ma ancor più di dubbia provenienza.

È stato inoltre riscontrato che anche i contenitori usati per il travaso e la conservazione erano riciclati ossia vecchie confezioni di passate di pomodoro, bottiglie di acqua e di bevande gassate riutilizzare, chiuse in modo così approssimato tale da rendere impossibile qualsiasi salvaguardia sulla conservazione e durata.

Per tutte queste ragioni, oltre alla prevista contestazione dell’illecito amministrativo accertato per la violazione del regolamento CE sulla etichettatura degli alimenti, sono stati posti sotto sequestro circa 200 litri di vino e aceto e circa 20 confezioni di conserva di pomodoro.