"Jaci", l'appello dei rappresentanti all'Amministrazione: "Ascoltate le nostre proposte"

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"Jaci", l'appello dei rappresentanti all'Amministrazione: "Ascoltate le nostre proposte"

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venerdì 29 Gennaio 2021 - 14:33

I rappresentanti dell’istituto scolastico “Jaci” hanno scritto una lettera aperta all’Amministrazione, che può essere letta per intero cliccando qui, nella quale, in breve, chiedono di essere presi in considerazione quando si tratta di prendere decisioni in ambito scolastico. Qui di seguito riportiamo un breve estratto della lettera:

“La totale non curanza della comunità scolastica e dei rispettivi rappresentanti, emerge chiaramente da una vicenda avvenuta a novembre del 2020 quando gli studenti sono stati convocati dall’assessorato per un primo incontro. Lo scopo di tale incontro sarebbe stato, citando l’ODG della sopracitata convocazione, la presentazione della rappresentanza, la programmazione concordata per la valorizzazione del capitale umano scolastico, la costituzione di percorsi di comunicazione efficaci. La prima data prevista in cui si sarebbe dovuto tenere l’incontro in presenza, il 6.11, è stata, per motivi di passaggio da zona gialla ad arancione, posticipata al giorno 9.11 con modalità telematica. In tale data però, si è potuto constatare con fermezza l’assenza istituzionale in campo di istruzione, nessuno si è difatti presentato, abbandonando gli studenti senza alcun avviso preventivo o giustificazione. La comunicazione e la ricerca di contatti con la rappresentanza è, per l’appunto, terminata in quella stessa data.

“Si ritiene che, con tutta probabilità, la costituzione di percorsi di comunicazione efficaci, si sarebbe rivelata di fondamentale rilevanza in tale contesto storico di emergenza, ove l’amministrazione avverte quotidianamente la necessità di comunicare con la popolazione studentesca. Ne è prova la recente vicenda di mancata celerità nella divulgazione dello screening riservato alle scuole.

“Pretendiamo di essere presi in considerazione, di essere parte integrante di ogni decisione in ambito scolastico, che riguardi la nostra scuola e la nostra istruzione che, in questo periodo, sempre di più è stata posta in secondo piano dal governo, nazionale e regionale, e dall’amministrazione locale. Chiudere le scuole è facile, aprirle meno e non sorprende che si preferisca chiuderle e rimandare gli studenti in DAD.

“Chiediamo di tornare a scuola ma di farlo in sicurezza, con protocolli adeguati e con delle accortezze necessarie ad assicurare agli studenti ed alle rispettive famiglie che la scuola può, di fatto, essere considerata un luogo sicuro. Chiediamo che venga fornito un termo scanner da utilizzare giornalmente all’ingresso, con lo scopo di accertare che non vi sia una temperatura elevata al momento dell’entrata a scuola, che vengano fornite mascherine certificate (chirurgiche o FFP2) in maniera gratuita all’interno dell’istituto per consentire a qualunque studente di entrarne in possesso, prevedendo che vi sia un apposito modulo per certificarne una distribuzione adeguata.

“Chiediamo che vengano disposti screening per le componenti scolastiche a cadenza regolare, settimanale o quindicinale, utili a controllare l’andamento epidemiologico, assicurandosi quindi che la scuola non diventi luogo di contagio. Chiediamo che vengano previsti controlli reali all’entrata e all’uscita da scuola per evitare si formino assembramenti, differentemente da quanto accaduto a settembre ove le autorità si costituivano come meri osservatori estranei e lontani, divenendo inefficaci. Chiediamo di essere informati delle soluzioni assunte per il trasporto pubblico, considerando che saremo noi i principali utilizzatori.

“Chiediamo, in breve, che ci venga restituito il futuro e che ci venga permesso di riprendere ad apprendere, per insegnare e, soprattutto, per costruire”.