Il Tar ha respinto il ricorso contro l’ordinanza sindacale che introduce a Messina, per le prossime due settimane, delle misure ultrarestrittive rispetto a quelle già previste dall’ordinanza regionale che istituisce la zona rossa in Sicilia. Il ricorso, presentato dalla ditta Saving srl, è stato respinto perché secondo il Tar, presieduto da Francesco Brugaletta, l’interesse pubblico alla tutela dalle emergenze sanitarie deve essere considerato prevalente sugli interessi di natura privata.

“Considerato che nel giudizio di comparazione di [interessi pubblici e privati], devono essere considerati prevalenti l’interesse pubblico alla tutela dalle emergenze sanitarie nonché quello per la tutela dell’igiene e della sanità pubblica, perseguiti dagli impugnati provvedimenti, rispetto agli interessi privati di caratteri meramente economico di cui è portatrice parte ricorrente. Considerato peraltro che il provvedimento sindacale da ultimo adottato non dispone la chiusura dell’attività in questione, che può essere effettuata, nel periodo considerato, con consegna a domicilio. […] Per questi motivi si rigetta la domanda interinale proposta”, si legge nella decisione presa dal Tar, che può essere letta per esteso cliccando qui.

Soddisfatto al riguardo il sindaco Cateno De Luca, che su Facebook ha scritto: “Il sindaco al cospetto della conclamata crescita esponenziale del Covid nella propria comunità è legittimato ad emettere un provvedimento maggiormente restrittivo chiudendo tutto per tutelare concretamente la salute della propria comunità. Sono l’unico sindaco in Italia che si è assunto questa responsabilità! perché il presidente Musumeci molto più titolato di me non si copia la mia ordinanza e la estende per tutta la Sicilia?”.