Torna la zona "ultrarossa", ma in versione soft: le prime anticipazioni

Torna la zona “ultrarossa”, anche se in una versione più morbida. Il sindaco Cateno De Luca ha annunciato, sulla sua pagina Facebook, che alle 19 di oggi, durante una delle sue consuete dirette, verrà presentata la sua nuova ordinanza anti-Covid. Nuovamente, si tratta di un’ordinanza che prevede delle misure più restrittive rispetto a quelle già previste dall’ordinanza regionale che istituisce la zona rossa in Sicilia.

In attesa della sua presentazione, il primo cittadino ne ha comunque anticipato i punti salienti. In breve, torna la chiusura di tutte le attività – eccezion fatta per quelle di generi alimentari, farmacie ed assimilati, edicole, tabacchi e servizi ed uffici pubblici e privati qualificati di pubblica utilità – ma durerà per una sola settimana, quella entrante (lunedì 18 – domenica 24). A partire dalla settimana successiva a quella entrante (lunedì 25 – domenica 31), inizierà una graduale riapertura delle attività, anche se al momento non è chiaro secondo quali modalità. Inoltre, è prevista la riapertura delle scuole a partire dal primo febbraio.

“Da quello che abbiamo capito – si legge nel post di De Luca – Musumeci intende attuare in Sicilia una zona rossa farlocca lasciando aperto tutto e, udite udite, apprendo anche le scuole dell’infanzia, le elementari e la prima classe delle medie, tenute invece chiuse fino ad oggi che siamo zona arancione compresi i comuni dichiarati zona rossa.

“Nella speranza che Musumeci si metta d’accordo con se stesso io vi anticipo che a Messina:

  • la prossima settimana (18 – 24 gennaio) sarà tutto chiuso, tranne generi alimentari, farmacie ed assimilati, edicole, tabacchi e servizi ed uffici pubblici e privati qualificati di pubblica utilità;
  • la successiva settimana (25 – 31 gennaio) aperture graduali e limitate tranne totale apertura per generi alimentari – farmacie ed assimilati – edicole tabacchi – servizi ed uffici pubblici e privati qualificati di pubblica utilità;
  • le scuole riapriranno dal 1 febbraio se l’andamento epidemiologico sarà rientrato negli standard medi nazionali”.
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