Tassi usurai all'amica: 66enne finisce in manette

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Tassi usurai all'amica: 66enne finisce in manette

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giovedì 07 Gennaio 2021 - 13:05

La polizia ha arrestato Angela Santapaola, 66 anni, perché ritenuta responsabile dei reati di usura, estorsione e furto.
L’arresto rappresenta l’epilogo di recenti indagini condotte dalla Squadra Mobile e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina su una complessa vicenda che ha visto un’impiegata in difficoltà economiche rimanere vittima del presunto giogo usuraio dell’indagata.
Nel mese di aprile del 2020, la vittima si è presentata presso gli Uffici della Squadra Mobile della Questura di Messina raccontando che, già nel marzo 2019, in ragione delle difficili condizioni economiche in cui versava, si era rivolta a una sua amica, Angela Santapaola, la quale le avrebbe fornito un prestito iniziale di 1.500 euro. Inoltre, tra i mesi di dicembre 2019 e gennaio 2020, l’indagata avrebbe prestato alla vittima altri 2.400 euro per un importo complessivo, quindi, di 3.900 euro.
A fronte delle somme prestate, l’indagata avrebbe richiesto alla vittima la restituzione di 7.731 euro, applicando quindi un tasso di interesse usurario stimabile attorno al 90% annuo. Al fine di ottenere tale somma di denaro, Santpaola avrebbe rubato il portafogli della vittima. E ancora: Santapaola avrebbe realizzato, ai danni dell’amica, vere e proprie azioni estorsive (una consumata e una tentata).
L’indagata avrebbe intimato alla vittima il pagamento di quanto pattuito, minacciandola di privarla dell’auto e/o della casa di proprietà qualora non avesse restituito tali somme di denaro. Ma questo è niente: Santapaola avrebbe minacciato la vittima di avviarla alla prostituzione o allo spaccio di stupefacenti. Inoltre, l’indagata avrebbe minacciato di ammazzare lei e suo figlio, anche attraverso l’aiuto di pericolose e non meglio specificate conoscenze.
La vittima, esasperata, ha deciso quindi di rivolgersi agli investigatori della Sezione Reati contro il patrimonio della Squadra Mobile, che hanno attivato immediate indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica. Le attività investigative, supportate da operazioni di captazione, servizi dinamici sul territorio, analisi dei dati economico-patrimoniali dell’indagata, verifiche documentali ed acquisizioni informatiche, hanno permesso di raccogliere gravi elementi indiziari a carico di Santapaola.
Condividendo il quadro accusatorio ricostruito dagli investigatori, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina, nella persona del Pubblico Ministero titolare delle indagini, ha richiesto ed ottenuto a carico dell’odierna arrestata, – dal competente Giudice per le Indagini Preliminari – la misura della custodia cautelare in carcere e il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di somme presenti su conti correnti riconducibili alla stessa, fino al raggiungimento dell’importo di 6.831 euro, in caso di incapienza dei sopracitati rapporti, anche di alcuni veicoli sempre entro i suddetti limiti di valore.