Non si ferma lo scontro tra Comune e Asp di Messina, e in particolare tra il sindaco Cateno De Luca e il direttore generale Paolo La Paglia. Il primo cittadino torna ad attaccare La Paglia, e lo fa “intimandolo” a lasciare la sede dell’Asp di Messina. Questa mattina, infatti, De Luca si è recato presso la sede dell’Asp, e sul portone di ingresso ha affisso un “avviso di sfratto” nei confronti del direttore generale dell’Asp.

Lo “sfratto” è stato corredato da un esposto, presentato in procura, avente ad oggetto le criticità, che sarebbero dovute all’Asp, connesse alla gestione dell’emergenza Covid a Messina (tra le criticità evidenziate stamani da De Luca, ci sono quelle legate ai posti letto in terapia intensiva “farlocchi”, al tracciamento dei contatti e alla gestione dei rifiuti delle famiglie confinate in casa perché positive al coronavirus).

Quello dello sfratto è un gesto puramente simbolico, perché chiaramente non spetta a De Luca decidere se sfrattare o meno La Paglia dalla sede dell’Asp di Messina, cioè se rimuoverlo o meno dal suo incarico di direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale peloritana. Sul tema, invece, si dovrà pronunciare un’apposita commissione di inchiesta nominata dalla Regione.

Com’è noto, l’Asp di Messina è recentemente finita nell’occhio del ciclone per la gestione imbarazzante dell’emergenza Covid a Messina. Imbarazzante a tal punto da spingere l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza a commissariare il direttore generale dell’Asp, che adesso è stato affiancato dalla dottoressa Maria Grazia Furnari, e a nominare la citata commissione di inchiesta sull’Asp, che dovrà produrre una relazione, sulla base della quale la Regione deciderà se rimuovere o meno La Paglia dal suo incarico di direttore generale dell’Asp messinese.