Sindacati a Falcone: "Temiamo che il Cas punti a contratti di lavoro penalizzanti"

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Sindacati a Falcone: "Temiamo che il Cas punti a contratti di lavoro penalizzanti"

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venerdì 18 Dicembre 2020 - 12:01

“Mentre sembra davvero prossima la trasformazione in ente economico del Cas voluta fortemente dall’assessore Falcone, un passaggio che darebbe garanzie sull’applicazione del contratto delle Autostrade ai 300 lavoratori, i vertici del Cas sembrano remare nella direzione opposta”. È quanto si può leggere in una lettera aperta indirizzata all’assessore regionale Marco Falcone dalle segreterie messinesi di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Lata. I sindacati, infatti, temono l’adozione, da parte dei vertici del Cas, del Contratto dei lavoratori regionali invece del Contratto nazionale delle autostrade e dei trafori, con conseguenti penalizzazioni per i lavoratori che sottoscriveranno il tale contratto.

“Su richiesta di accesso agli atti da noi formulata, – spiegano i sindacati – il Cas ha fornito la relazione nella quale nello scorso settembre il consulente Amagliani, su incarico del CdA dell’azienda, ha operato per ciascun lavoratore una ‘comparazione tra la posizione economica e giuridica attualmente goduta dal dipendente e quella in cui potrebbe essere collocato in caso di sottoscrizione del Contratto dei lavoratori regionali'”. Per i sindacati ciò appare come un incomprensibile e anacronistico passo indietro in assoluta antitesi al percorso voluto fortemente dall’assessore Falcone e dall’organo politico regionale con il disegno di legge e la trasformazione in ente in economico del Cas. “Temiamo che i vertici del Cas, – aggiungono – in spregio dell’indirizzo politico, possano operare in direzione del contratto regionale con forti penalizzazioni per i lavoratori che in questi mesi hanno già riscontrato per analoghe motivazioni ulteriori criticità nelle buste paga”.

“Chiediamo all’assessore Falcone – concludono i sindacati – di attuare ogni utile iniziativa nei confronti dei vertici del Cas per evitare inutili penalizzazioni dei lavoratori, nonché scongiurare ulteriori contenziosi legali e l’inevitabile ripresa della conflittualità col sindacato”.