Edilizia, niente tredicesima per molti lavoratori. Feneal-Uil: “È una tragedia”

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Edilizia, niente tredicesima per molti lavoratori. Feneal-Uil: “È una tragedia”

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mercoledì 16 Dicembre 2020 - 08:30

Niente tredicesima per molti lavoratori del settore edile. Il segretario generale della Feneal-Uil di Messina e Palermo, Pasquale De Vardo, ha reso noto che la maggior parte di questi lavoratori, a causa della crisi economica dovuta al coronavirus, non percepirà la gnf, la tredicesima del settore edile erogata attraverso il sistema bilaterale delle casse edili. “A ciò bisogna aggiungere la drastica decurtazione del reddito durante i periodi di restrizioni pandemiche. Sarà un Natale amarissimo per migliaia di lavoratori della provincia di Messina”, dichiara De Vardo.
“Un impatto devastante sulle già fragili entrate di tante famiglie e conseguentemente sull’economia messinese. Questo esercito di lavoratori ha già fronteggiato la mancanza di risorse derivante dalla sospensione del reddito avvenuto durante il lockdown; inoltre, hanno atteso per mesi gli imbarazzanti ritardi dell’Inps per l’erogazione della cassa integrazione che solo in parte è arrivata e comunque non è lontanamente proporzionata al proprio stipendio. Oggi soltanto una parte di questi lavoratori ha ripreso l’attività lavorativa mentre altri rimangono oggetto di sostegno al reddito e di assoluta incertezza.
“In questo preoccupante contesto domina incontrastato il lavoro nero che trova terreno fertile e, spesso, assenza della necessaria attività di contrasto. Infatti, possiamo tranquillamente affermare che nella provincia di Messina vi è un dato che va ben oltre il 70% tra lavoro nero ed elusione contrattuale. Noi, come Uil, chiediamo che tutte le parti sociali, le Istituzioni e gli enti appaltanti siedano attorno ad un tavolo per mettere in atto un piano di rilancio del settore edile mettendo in campo le risorse disponibili per gli investimenti, risorse che ci sono e sono anche importanti, come, per esempio, i patti per il sud o il tanto decantato masterplan, di cui ad oggi non v’è traccia concreta. Ecco perché sarà un Natale diverso dagli altri, senza risorse per le famiglie dei lavoratori edili e con il rischio che si perda anche la speranza per un futuro occupazionale. Siamo davanti al preoccupante inizio di una tragedia e di un tracollo sociale.
“Noi, certamente, metteremo in campo ogni iniziativa ed ogni sforzo per evitarlo, ma è indispensabile che la politica e le istituzioni, ad ogni livello, si attivino definitivamente per salvare il comparto dell’edilizia”.