Porto di Tremestieri, sindacati invocano il protocollo di emergenza

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Porto di Tremestieri, sindacati invocano il protocollo di emergenza

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venerdì 11 Dicembre 2020 - 12:17

Un protocollo d’emergenza da attivare quando gli approdi del porto di Tremestieri sono inibiti alla navigazione. È quanto proposto da Filt Cgil e UIltrasporti, che adesso chiedono un tavolo col prefetto.
Il protocollo di emergenza dovrebbe prevedere che le aree dello scalo di Tremestieri possano divenire zona di stoccaggio dei mezzi pesanti quando si verificano eventi che inibiscono la navigazione, determinati sia dalle avverse condizioni meteo, sia dell’insabbiamento che porta al blocco dei due scivoli.
“Si tratta di eventi che avvengono con una ciclicità puntuale e ancora oggi, per diversi giorni l’anno, la struttura a sud rimane inutilizzabile”, dichiarano Carmelo Garufi e Di Mento Segretari di Filt Cgil e  UilTrasporti.
“Come già riscontrato negli ultimi due week end, ad oggi i ritardi nel completamento del nuovo porto di Tremestieri ripropongono le criticità già note ogni qual volta che, per condizioni meteo avverse, gli approdi risultino inagibili, comportando problematiche occupazionali e una città invasa dai Tir. – proseguono – Per questo abbiamo proposto che le aree dello scalo di Tremestieri possano divenire zona di stoccaggio dei mezzi pesanti”.
Più nel dettaglio, la proposta, che i sindacati hanno portato avanti da fine 2019, ha trovato già il consenso di massima dell’Amministrazione comunale, attraverso anche un primo vaglio tecnico dei dirigenti competenti. In concreto i sindacati propongono, come soluzione tampone, di far arrivare nei casi emergenziali il flusso dei camion comunque a Tremestieri utilizzandolo come luogo di stoccaggio e da lì in maniera contingentata, potrebbe essere dato loro il via libera per raggiungere i due porti del centro città rimasti operativi.
Il transito dovrebbe essere regolato in base agli orari delle navi e questo alleggerirebbe il peso dei Tir in città presente oggi a tutte le ore. “Tutto ciò garantirebbe – continuano Garufi e Di Mento – anche la continuità lavorativa, messa troppo spesso a dura prova in questi anni, degli Operatori Portuali”.
I sindacati lanciano la proposta di un tavolo in Prefettura, viste le competenze del Comitato dell’ordine e della sicurezza lì presieduto, aprendo lo stesso ai soggetti istituzionali interessati e ai portatori d’interesse.
“In base a questa soluzione – concludono – sarebbe quindi possibile anche, poter far traghettare i mezzi pesanti, indifferentemente, con il vettore pubblico o privato, visto che la bigliettazione avverrà a Tremestieri e ai camionisti potrebbe essere indicato verso quale approdo dirigersi, così da diversificare le partenze sia dal Porto Storico, sia da Rada San Francesco, preservando la città dall’invasione del gommato pesante alla quale spesso assistiamo con rischi per la sicurezza dei cittadini”.