Meteo, weekend estremo con burrasca sciroccale, mareggiata ionica e alluvioni

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Meteo, weekend estremo con burrasca sciroccale, mareggiata ionica e alluvioni

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sabato 05 Dicembre 2020 - 10:39

Dopo una prima metà autunnale simil estiva, da diverse settimane il cedimento del vortice polare sta spargendo alcuni nuclei freddi che dalle latitudini polari si fiondano di gran carriera sul mare nostrum. L’anticiclone delle Azzorre è stato emarginato dal Mediterraneo centrale e attualmente il suo fulcro strutturale è depositato in pieno Atlantico. Campo libero alle perturbazioni, che trovano ampi varchi per le loro vincenti irruzione meridiane.
Nelle prossime turbolente 48 h, il violentissimo ciclone Britannico rilascerà il suo asse meridiano fra la Francia e le Baleari, facendo ruzzolare il ramo discendente del getto polare fin verso l’Africa. Il prodotto di questa dinamica meridiana sarà una insidiosissima configurazione ciclonica che da sabato condannerà ineluttabilmente buona parte del messinese a una cruda sfuriata temporalesca.
Il gradiente orizzontale al largo dello Ionio non sarà particolarmente fitto. Tuttavia, la sostenuta ventilazione meridionale avviata da un minimo depressionario allocato in prossimità del Trapanese, acquisterà intensità di burrasca per effetto della dinamica “Venturi”.
Il materiale freddo a 500 hpa inizialmente non interesserà la Sicilia orientale, posta sul ramo ascendente. L’ umidissimo canale sciroccale, pregno di umidità, incocciando sul crinale dei Peloritani originerà addensamenti cumuliformi piuttosto compatti annessi allo Stau. Ma nel pomeriggio di sabato, a complicare gravemente il quadro già difficile, sarà un forte getto di ostro che coadiuverà esponenzialmente all’insorgenza del temibilissimo effetto Alcantara Agrò, che difficilmente potrà essere scongiurato. Praticamente, la potente gettata sciroccale ai bassi strati confluirà agilmente sulle vallate della dorsale peloritanica e sfruttando la partecipazione del forte getto meridionale, esporrà anche il versante tirrenico allo sconfinamento dei cumulonembi di carattere autogenerante. Lo Stretto non sarà l’obiettivo principale di questa conturbante dinamica, che si instaura soltanto in presenza di una sostenuta ventilazione da SE al suolo.
Ma l’Alcantara Agrò non sarà l’unico cruccio del week end, poiché durante la serata lo Ionio potrebbe sfornare repentinamente un ammasso temporalesco alla mesoscala, che all’alba domenica sarà rinvigorito dal ramo freddo del sistema frontale. Il principe dello Stretto piegherà a ostro dalle 7 del mattino e suddetto orientamento di correnti perfettamente coincidenti, anche lo Stretto sarà nel mirino di un marcato peggioramento localmente alluvionale, con indici di rain rate elevatissimi soprattutto sul messinese ionico.
Con questo torvo quadro ben delineato ma fortemente aleatorio, le condizioni meteorologiche saranno marcatamente instabile e sovente ferocemente perturbate.
Sabato un intenso stau aprirà già dalla mattinata la cascata piovana, con nuvolosità cumuliforme sempre più densa, estesa e a tratti convettiva anche lungo il litorale ionico. In giornata la città dello Stretto potrebbe essere sporadicamente bagnata da qualche isolato piovasco londinese. I primi congesti pelo costa irregolari potrebbero farsi avanti già dalla tarda mattinata. Durante il pomeriggio, l’incrocio delle umide correnti potrebbe approntare una pericolosa trappola autogenerante, tecnicamente definita “Alcantara-Agro”. Una vasta coperta temporalesca potrebbe espandersi repentinamente, protendendosi fino al versante tirrenico, una volta scavalcati i Nebrodi in poco tempo. Nel giro di poche ore potrebbero abbattersi autentici nubifragi sul crinale dei Peloritani, segnatamente fra la valle dell’Alcantara e Altolia. Si tratterà di piogge battenti che rischiano di provocare criticità di carattere idro geologico. Ma questo pernicioso decorso, la cui attendibilità è su soglia medio-alta, potrebbe apportare forti rovesci temporaleschi localmente alluvionali anche sul versante tirrenico. Dalla serata, l’instabilità si focalizzerà soprattutto sullo Ionio, che potrebbe trasformarsi in una scoppiettante location temporalesca. Due le ipotesi più accreditate per la insonne nottata: 1) formazione di un cluster AUTOGENERANTE con direttrice Sud/Nord; 2) formazione di un V-SHAPED lungo oltre 400 km pelo costa.
La città dello Stretto, inizialmente in disparte, sarà inghiottita dal temibile cumulonembo rigenerante a partire dall’alba e per almeno 4 h, una notevole avvezione di umidità 500 hpa sostenterà ottimamente la convergenza. In questo frangente, il versante ionico potrebbe subire un vero e proprio tartassamento, con quantitativi cumulati localmente superiori ai 70-80 mm da Capo Alì verso Taormina. Fulminazioni a fondoscala con attività elettrica continuativa e inesauribile. Ricordiamo anche che il tepore superficiale dello Ionio eleverà il gradiente verticale.
Pertanto, anche domenica le condizioni meteorologiche saranno marcatamente perturbate anche sull’area dello Stretto, interessata da violente scariche cerauniche fra le 6 e le 13. Nel primo pomeriggio, l’imponente asse temporalesco si trasferirà in Puglia, ma una -28 a 500 hpa sopraggiunta da ovest potrebbe rinnovare congesti e qualche cb. A monte potrebbero accumularsi oltre 200 mm nell’arco delle 48 h, che si andranno ad aggiungere esizialmente alle copiose piogge di questi giorni. Occorrerà prestare la massima attenzione, preventivando la piena di alcuni torrenti sovraccaricati. I terreni sono tutti saturi e sarà davvero molto difficile trattenere e drenare questi apporti.
I venti spireranno impetuosamente dai quadranti meridionali (SE), con apice eolico durante la burrascosa nottata. Picchi di 90-100 km/h per diverse ore sferzeranno la costa ionica, provocando onde di mare vivo alte oltre 3 metri. Run up ben formati penetreranno anche sullo Stretto settentrionale, rendendolo molto mosso fino a domenica sera.
Lungo il crinale dei Peloritani si potranno registrare locali picchi over 115 km/h. Sarà opportuno non esporsi a nessun rischio.
La temperatura è prevista in lieve rialzo sabato per l’innesto della temperata +6 a 850 hpa. Ma difficilmente le massime valicheranno i 14° al livello del mare. Il tasso dell’Ur farà segnare valori estremamente elevati compresi fra il 60 e il 95%.
Questa violentissima perturbazione merita una attenta vigilanza mediante now casting. Malgrado l’assenza di aliti freddi a 500 hpa, non possiamo assolutamente ritenerci al sicuro da eventi particolarmente drastici e apocalittici. In tutta franchezza, il quadro è estremamente inquietante e “affogante”.

Alessio Campobello