IRCCS, Fava a Razza: "Trasformazione in Fondazione? Si pensi alla stabilizzazione al Piemonte"

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IRCCS, Fava a Razza: "Trasformazione in Fondazione? Si pensi alla stabilizzazione al Piemonte"

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mercoledì 25 Novembre 2020 - 11:29

Si continua a discutere della governance dell’IRCCS di Messina, e in particolare della sua eventuale trasformazione in Fondazione. Questa volta ad intervenire è stato il deputato regionale Claudio Fava che, in un’apposita interrogazione, ha chiesto all’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza se ritiene “che esistano motivazioni per [avviare] una procedura di trasformazione [dell’IRCCS di Messina in Fondazione]”, così come richiesto dall’attuale governance dell’IRCCS . Infatti, a detta di Fava, “ad oggi non risultano ragioni né chiare né manifeste” per procedere in tale direzione.

Piuttosto, il deputato regionale ha chiesto a Razza se non è meglio “invece di attenzionare il ruolo dell’IRCSS di Messina all’interno del servizio sanitario regionale, rafforzando e potenziando innanzitutto l’ospedale Piemonte [attraverso il] superamento [delle] tante posizioni lavorative caratterizzate da una condizione di precarietà”. Insomma, quanto chiede Fava è di procedere con la stabilizzazione del personale dell’ospedale Piemonte.

A ciò si aggiunga che, nell’ambito di una convenzione tra il Ministero della Salute e l’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana, è stato approvato un finanziamento di 91 milioni di euro che attua il progetto di investimenti presentati dall’IRCCS per interventi infrastrutturali e tecnologici, finanziamento che però sarebbe inutilizzato: “[Il finanziamento di] 91 milioni di euro da investire all’ospedale Piemonte, al presidio neurolesi di contrada Casazza e al Bioparco delle Neuroscienze e delle fragilità di Mortelle, [risulta ad oggi] fermo, ma potrebbe rappresentare un elemento strategico per l’istituto e la città nel suo complesso”, si legge nell’interrogazione.

“Riteniamo che l’IRCCS di Messina – spiega Domenico Siracusano, segretario provinciale di Articolo Uno Messina – possa rappresentare una risorsa in termini di servizi sanitari e contributo alla ricerca il nostro territorio e l’intero Mezzogiorno. Serve però una visione chiara delle prospettive future, a partire dalla stabilizzazione e strutturazione del personale e dalla definizione degli investimenti legati ai 91 milioni, che passa da un rinnovamento del management, superando una gestione troppo spesso legata a scelte di corto respiro e spesso poco chiare e trasparenti, come la richiesta di trasformazione in Fondazione che è oggetto dell’interrogazione di Claudio Fava che ringraziamo per il suo intervento puntuale”.