Rifotras, Uil: "Inammissibile giocare con il pane dei lavoratori"

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Rifotras, Uil: "Inammissibile giocare con il pane dei lavoratori"

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martedì 10 Novembre 2020 - 12:09

Prosegue la mobilitazione della Uil a tutela dei lavoratori Rifotras. Dopo il sit-in dello scorso 4 novembre, domani si terrà una nuova protesta per salvaguardare i 22 posti di lavoro della nota azienda di autodemolizioni che recentemente è stata espropriata, per volere dell’Amministrazione comunale, della sua sede storica al fine di consentire la costruzione della nuova via Don Blasco. La mobilitazione inizierà alle ore 10.30 nei pressi di Palazzo Zanca (piazza Unione Europea).

“È assolutamente inammissibile scherzare con il lavoro e il pane dei 22 lavoratori della Rifotras che, a seguito dell’esproprio dell’area nella quale si trova la storica azienda impegnata nello smaltimento di rifiuto speciali, si trovano, insieme alle loro famiglie, letteralmente in mezzo ad una strada e senza alcuna prospettiva occupazionale”, dichiara il segretario generale della Uil Messina Ivan Tripodi.

“Anche per questi motivi la vertenza della Rifotras prosegue e, nonostante il drammatico momento legato alla pandemia, la Uil Messina ha organizzato un sit-in dei lavoratori della Rifotras che, osservando le norme sancite dal dpcm sul Covid-19, si svolgerà mercoledì 11 novembre alle ore 10.30 nei pressi di Palazzo Zanca (piazza Unione Europea)”, ha aggiunto il sindacalista.

“La Rifotras è stata chiusa a seguito dell’esproprio dell’area nella quale si trova l’azienda, effettuato dal comune di Messina, per realizzare la via Don Blasco. – spiega Tripodi – Ribadiamo, e lo faremo fino alla nausea, che la costruzione della via Don Blasco è fondamentale e strategica per il futuro di Messina. Riaffermiamo, allo stesso tempo, che si devono salvare i 22 posti di lavoro ed evitare la macelleria sociale dei lavoratori della Rifotras. Questo potrà avvenire attraverso la delocalizzazione dell’azienda o, in extremis, per mezzo di una piccola variante all’arteria.

“Purtroppo, fino ad oggi, notiamo un generalizzato assordante silenzio, a partire dal sindaco di Messina De Luca che è il responsabile della drammatica situazione che colpisce ben 22 famiglie, oggi sul lastrico. Noi, insieme alle maestranze, non ci fermeremo e auspichiamo concreti interventi per salvare dal dramma i 22 lavoratori della Rifotras”.