Sicilia zona arancione: le cose da sapere

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Sicilia zona arancione: le cose da sapere

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giovedì 05 Novembre 2020 - 10:53

La Sicilia sarà zona arancione. Nella serata di ieri il premier Giuseppe Conte ha presentato un nuovo dpcm per contrastare la diffusione del coronavirus, che sarà valido da domani, venerdì 6 novembre, sino al 3 dicembre e che prevede una serie di restrizioni a livello nazionale e a livello delle singoli regioni, sulla base del loro grado di rischio di contagio (e dunque di collasso del sistema sanitario). In quest’ultimo caso, infatti, il paese è stato suddiviso in tre aree di rischio (gialla, arancione e rossa) tenendo conto di un insieme di 21 parametri, con restrizioni, sia sugli spostamenti che sulle attività, che diventano sempre più accentuate all’avvicinarsi all’area più grave, cioè quella rossa. Al riguardo, la Sicilia, assieme alla Puglia, sarà area arancione.

Preme evidenziare che, durante la validità del dpcm, le regioni potranno passare da un’area di rischio a un’altra sulla base dell’evolversi dei suddetti parametri; tale decisione sarà presa dal Ministero della Salute con apposita ordinanza. “Con future ordinanze del ministro della Salute verranno forniti aggiornamenti sulla condizione di rischio in cui si trovano le varie regioni. – ha dichiarato Conte durante la conferenza stampa – Le ordinanze del ministro della Salute recepiranno l’esito del monitoraggio periodico, che viene effettuato congiuntamente dai rappresentanti dell’Istituto Superiore di Sanità, del Ministero della Salute e delle regioni. Se una regione, dopo l’adozione di queste misure restrittive, dovesse rientrare, per non meno di 14 giorni, in una condizione di rischio più bassa, potrà essere assoggettata successivamente a un regime di misure meno restrittivo”.

Le restrizioni a livello nazionale. Come detto, da venerdì saranno in vigore una serie di restrizioni su tutto il territorio nazionale, che saranno affiancate a un altro pacchetto di misure che saranno prese a livello regionale sulla base dell’andamento della curva dei contagi. Relativamente alle restrizioni valide in tutta Italia, sarà in vigore un coprifuoco notturno dalle 22 alle 5 (l’unica eccezione è rappresentata dalle zone rosse, dove vigerà un vero e proprio lockdown sulla falsariga di quello della scorsa primavera); durante questa fascia oraria tornerà in vigore il regime dell’autocertificazione degli spostamenti, che saranno consentiti per comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. L’autocertificazione può essere scaricata cliccando qui.

Sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine, anche nei bar e tabaccherie. Chiuse piscine, palestre, teatri, cinema, musei e mostre. Barbieri e parrucchieri resteranno aperti nelle zone rosse, motivo per cui si deduce che ciò sarà vero anche nelle zone meno rischiose.

Inoltre, le scuole superiori e le università (salvo specifiche eccezioni nel secondo caso) dovranno operare esclusivamente in modalità didattica a distanza, la capienza massima dei passeggeri a bordo dei mezzi pubblici scenderà al 50% (tale limite non sarà valido per i mezzi di trasporto scolastico) e saranno sospesi i concorsi, sia pubblici che privati, e gli esami di abilitazione alle professioni, eccezion fatta per quelli che possono svolgersi in modalità telematica o che prevedono la sola valutazione dei titoli; ulteriori eccezioni saranno valide per i concorsi relativi alle abilitazioni di medici, operatori sanitari e operatori della Protezione civile.

Le restrizioni in Sicilia. In Sicilia, che sarà area arancione, stante a indicare un livello di criticità medio-alto, saranno vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una regione all’altra e da un comune all’altro, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute e necessità. In ogni caso, si raccomanda di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno del proprio comune.

Bar e ristoranti chiuderanno 7 giorni su 7, fermo restando che sarà consentito l’asporto fino alle 22 e la consegna a domicilio, per la quale non ci saranno restrizioni. Nei giorni festivi e prefestivi chiuderanno le attività presenti all’interno dei centri commerciali, tranne farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole. Restano aperti i centri sportivi.

Come detto, sarà valida la sola didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; didattica in presenza, invece, per le scuole dell’infanzia, elementari e medie.