Strada cimitero Castanea, Pagano: “Nessuna manutenzione in due anni”

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Strada cimitero Castanea, Pagano: “Nessuna manutenzione in due anni”

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sabato 31 Ottobre 2020 - 10:44

Il consigliere comunale di Ora Messina Francesco Pagano ha sollecitato l’Amministrazione comunale ad intervenire sulla strada che conduce al cimitero di Castanea, in quanto versa in delle pessime condizioni a causa della mancata realizzazione, a detta del consigliere, di lavori di manutenzione negli ultimi due anni. Addirittura, sempre citando il consigliere, questi lavori sarebbero stati realizzati da parte degli stessi abitanti dei villaggi circostanti per sopperire all’inerzia del Comune.
“Premetto, e lo faccio con convinzione, che l’invito in un momento così delicato dal punto di vista della salute pubblica è quello di non creare assembramenti ed evitare, quando possibile, affollamenti. Detto questo, però, sono consapevole che tantissimi cittadini, in vista della commemorazione dei defunti, si recheranno nel cimitero e, posso testimoniare in prima persona, lo faranno passando in quella che, al momento, è una vera e propria giungla. – dichiara Pagano – Da due anni, infatti, non viene effettuata la scerbatura sulle corsie della strada, tanto da rendere la carreggiata ancora più stretta di quanto non sia già. Gli unici interventi, negli ultimi due anni, sono riconducibili a quelli effettuati da privati cittadini. Forse, gli stessi, mi si permetta la parentesi, che vorrebbero votare un famoso referendum. Non un caso, però, che zone che denunciano un certo isolamento, poi, debbano intervenire in prima persona senza l’aiuto comunale.
“Dove non possono intervenire, poi, è sulle condizioni delle strade: asfalto saltato, buche e pochissima manutenzione ordinaria, figurarsi la straordinaria. Una strada che si vorrebbe trasformare in senso unico, al momento è difficoltoso passarci anche solo a piedi. Nei giorni scorsi, in una riunione di commissione, ho chiesto gli interventi necessari, sperando arrivassero in tempo per il giorno della commemorazione dei defunti. Una speranza, ma in generale mi sento in dovere di denunciare la condizione di una parte di città, spesso, dimenticata”.