A breve il "dpcm" di De Luca: "Non possiamo abbassare la guardia"

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A breve il "dpcm" di De Luca: "Non possiamo abbassare la guardia"

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giovedì 22 Ottobre 2020 - 09:51

È fissata a domani la presentazione del “dpcm” del sindaco Cateno De Luca per contenere la diffusione del coronavirus a Messina. Alle 18 e 30 di venerdì, dai locali di Palazzo Zanca, il primo cittadino presenterà in diretta Facebook quella che verosimilmente sarà un’ordinanza sindacale contenente disposizioni in materia anti-Covid, tra le quali si presume anche l’introduzione del coprifuoco in determinate zone della città.

L’ultimo dpcm approvato dal premier Giuseppe Conte, infatti, dà la possibilità, pur non facendone esplicitamente riferimento, ai sindaci di poter disporre la chiusura dopo le 21 di strade o piazze dove si possono creare situazioni di assembramento. Al riguardo, ci si aspetta che, quantomeno nei giorni del fine settimana, i luoghi maggiormente frequentati dalla movida messinese, quali ad esempio piazza Duomo e dintorni, verranno chiusi a partire da un certo orario.

Ad avvalorare tale ipotesi è il contenuto di un post su Facebook di De Luca, nel quale spiega che, in virtù del limitato numero di posti letto in terapia intensiva, si vedrà costretto a introdurre una serie di misure “che incideranno momentaneamente su alcune nostre abitudini e stili di vita”: “La situazione sta sfuggendo di mano nella gran parte delle regioni italiane e l’incessante impennata dei contagi lo testimonia. – spiega De Luca – La Provincia di Messina, attualmente, ha circa cinquanta posti letto in terapia intensiva destinati ai contagiati di COVID e ciò mi spinge ad attivare delle stringenti misure di prevenzione che incideranno momentaneamente su alcune nostre abitudini e stili di vita”.

“Non fate l’errore di giudicare le misure che stiamo definendo [sulla base degli] attuali dati epidemiologici di Messina perché fareste un grave errore di valutazione e non possiamo permettercelo perché la nostra rete sanitaria non sarebbe nelle condizioni di reggere neanche il 10% delle tragicità attualmente presenti in alcune regioni”, conclude il sindaco.