Discarica nel torrente Mili, il Tribunale ancora non dispone dissequestro

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Discarica nel torrente Mili, il Tribunale ancora non dispone dissequestro

redme |
mercoledì 21 Ottobre 2020 - 23:30
Due paradossi per una premessa. Il primo: gli inerti sarebbero frutto di una vecchia demolizione di un padiglione dell’ospedale “Piemonte”, l’altro è che la discarica è sequestrata da diverso tempo e che si attende il via libera dall’Autorità giudiziaria.
La burocrazia uccide e batte persino la prevenzione, visto che passa in secondo piano anche la sicurezza degli abitanti di un popoloso villaggio della zona sud.
E’ sotto gli occhi di tutti la “montagna” di scarti edili nell’alveo del torrente Mili che in caso di forti piogge potrebbe ostruire il deflusso delle acque.
Evidentemente, a Messina, le lezioni del passato non servono o servono a poco in una terra che ha già pagato un tributo pesante in termini di vite umane  (Giampilieri docet).
Nel frattempo, il Comune attende il dissequestro dell’area per avviare le operazioni di bonifica ed eliminare quintali di mattoni e cemento dal torrente.
“Da mesi aspettiamo il provvedimento – conferma l’assessore comunale alla Protezione civile, Massimo Minutoli – abbiamo fatto richiesta al custode giudiziario affinchè le aree vengano dissequestrate, una volta che l’Autorità competente avrà fornito il via libera sarà consentito l’avvio degli interventi. Sappiamo per certo che l’area è sequestrata ed i responsabili dello scempio ambientale sono stati individuati. I nostri mezzi sono pronti ad entrare in azione per bonificare il torrente Mili”. Ma quando?
Una domanda che si pongono in tanti e che l’assessore Minutoli, tramite il commissario Giardina, è pronto a riformulare agli organi preposti. Sarà ascoltato? Oppure la natura arriverà prima e presenterà l’ennesimo conto salato?

Tonino Demana