Alcantara ed i suoi accessi "complicati", Legambiente chiede chiarezza

Legambiente chiede una migliore fruizione degli accessi al fiume Alcantara. Lo sollecita il presidente del circolo degli ambientalisti, Anna Maria Noessing, mediante una Pec inviata ai comuni interessa ed all’assessorato regionale al Territorio ed Ambiente.
“Considerato quello che risultano essere i liberi accessi al fiume Alcantara – si legge nella missiva – lungo il percorso del fiume e nei diversi comuni e quello che è lo stato dei medesimi accessi sotto il profilo della qualità di fruizione, promozione del “territorio fiume”, in ambito di biodiversità, rispetto ambientale, decoro urbano e naturalistico, lamentiamo: lo stato di degrado nel quale versa l’accesso al fiume all’altezza del ponte Alcantara al confine del comune di Giardini; lo sbarramento dell’accesso al fiume a favore di progetto privato mai portato a termine (cantiere in disuso del Golf Club Trappitello); presenza di microdiscariche lungo l’accesso al fiume all’altezza di Gaggi.
Si contesta la chiusura della scalinata pubblica di accesso al fiume all’altezza delle Gole Alcantara, gestita al momento dal Comune di Motta Camastra che con apposita delibera del 12 giugno 2012 ne riscuote un ticket di entrata. A nostro parere la scalinata risulta, “ab immemorabili”, per la contrada Larderia l’unica via di accesso al fiume.
Il Comune di Motta Camastra ne limita la fruizione ad orari e stagionalità arbitrariamente decisi, vincolandola al pagamento del ticket di entrata e sbarrandone l’entrata se non presidiata, favorendo cosi in modo ingiustificato il parallelo accesso gestito da privato, di una delle aree a maggiore affluenza dello stesso Parco fluviale”.
Legambiente invita i comuni di riferimento ed il Parco fluviale ad assolvere con maggiormente il loro compito di gestione e promozione del territorio.
Mauro Romano

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