L’autunno piomba sulla Sicilia: la siccità sarà un lontano ricordo

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L’autunno piomba sulla Sicilia: la siccità sarà un lontano ricordo

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lunedì 12 Ottobre 2020 - 08:00

Il grande tepore di questo splendido week end dai connotati estivi delimita lo spartiacque fra una ottobrata che volge al termine l’arrivo di una normalissima perturbazione dalle peculiarità autunnali.
Come evidenzia eloquentemente l’americano Gfs, una profonda fenditura barica annessa ad una circolazione depressionaria ricolma di aria molto fredda d’estrazione artico marittima squarcerà bruscamente il cuneo altopressorio azzorriano, artefice di questo week end di bel tempo.
Lunedi mattina ritroveremo il perno dell’ondulazione meridiana sul Mediterraneo occidentale, con fiume di aria freddissima a 500 hpa che precipiterà verso il Canale di Sardegna. Il baricentro della figura depressionaria sarà troppo occidentale e in una prima fase, la Sicilia orientale sarà soltanto lambita dalla fucina multicellulare.
Dal pomeriggio, la miccia fredda a 500 hpa traslerà celermente verso levante, con una -24 che in serata sovrascorrerà sopra un Tirreno piuttosto tiepido (25.6°).
Suddetta dinamica meridiana addurrà sulla Sicilia settentrionale una temperata +7 a 850 hpa, mentre il moto zonale del minimo depressionario porgerà al messinese un getto occidentale dalla serata. In questo frangente, la città dello Stretto potrebbe non essere interessata dal fulcro dell’attività ceraunica.
Con questo quadro ben definito, le condizioni meteorologiche saranno spiccatamente instabili e relativamente perturbate. Un MCS in strutturazione multicellulare sul Canale si ergerà con direttrice SW/NE e fra la nottata e l’alba smisterà una prima razione piovosa. I rovesci a carattere temporalesco dovrebbero coinvolgere direttamente il tratto costiero compreso fra Santo Stefano di Camastra e Falcone. Imponenti cumulonembi scorreranno celermente in un canale libecciale a 500 hpa, mentre il messinese tirrenico orientale e la città dello Stretto dovrebbero essere colpite meno drasticamente da questa prima veloce parentesi perturbata.
A metà giornata la fenomenologia evidenzia una fisiologica impasse, con cielo irregolarmente nuvoloso accompagnato da possibili deboli piogge intermittenti.
La seconda sfilza di congesti e ts marittimi sarà ad opera del Tirreno meridionale, che reagirà drasticamente all’avvento della -24 a 500 hpa.
Un discreto gradiente verticale sarà l’innesco precipuo di una spettacolare polvere da sparo, che favorirà fin dal tardo pomeriggio una lunga successione di cellule temporalesche ben strutturate.
Alcune di queste potrebbero effettuare una immediata fusione marittima, scaricando forti rovesci a sfondo grandinigeno su buona parte del messinese eolico e tirrenico. I quantitativi cumulati potrebbero ammontare intorno ai 40 mm sulla costa tirrenica, mentre i pluviometrici strettesi saranno meno rimpinguati (10-15 mm). Da escludere a priori i presupposti per tenibili fenomeni alla mesoscala da affidare now casting.
Anche martedì il tempo permarrà inaffidabile e ventilato dal teso ponente, con cielo irregolarmente nuvoloso e residue piogge post frontali del tutto innocue, senza alcun episodio da attenzionare.
I venti spireranno debolmente a regime di zefiro, ma durante il transito dei cumulonembi, le raffiche di downburst renderanno molto mosso il Tirreno, mentre lo Stretto sarà lievemente increspato.
La temperatura è prevista in sensibilissima diminuzione quantificabile in 6°, oscillando dai 14° ai 16° di massima al livello del mare. Il wind chill farà percepire all’organismo umano temperature più basse.
La quota neve si attesterà intorno ai 1800 metri. Nel giro di pochissime ore, la spiccata dinamicità ci proietterà repentinamente in pieno autunno dopo il grande tepore di questi giorni. Piogge sparse e qualche spettacolare temporale non particolarmente catastrofico saranno la ciliegina sulla torta di una settimana nettamente più in linea con il normale andamento di ottobre. Adesso la siccità sarà un lontano ricordo. Buona frescura.

Alessio Campobello