La lotta alla ludopatia è legge

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La lotta alla ludopatia è legge

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giovedì 08 Ottobre 2020 - 10:44

Il ddl regionale contro la ludopatia è legge. L’Ars ha approvato ieri il ddl intitolato “Norme per la prevenzione e il trattamento del disturbo da gioco d’azzardo”. La nuova legge è il frutto dell’accorpamento di tre ddl a firma dei deputati Margherita La Rocca Ruvolo (Udc), Giancarlo Cancelleri (M5s) e Antonio Catalfamo (FdI), varati l’anno scorso in commissione Salute.

Cosa prevede la legge. La nuova legge prevede il divieto d’apertura di centri di scommesse e spazi per il gioco, nonché la nuova installazione di apparecchi, ad una distanza minima dai “luoghi sensibili”, come scuole, parrocchie, caserme, strutture sanitarie, centri di aggregazione per giovani e anziani. Prevista anche l’istituzione dell’Osservatorio regionale sul Disturbo da gioco d’azzardo al fine di conoscere e monitorare il fenomeno. L’Osservatorio collaborerà con i competenti organi dello Stato e con le forze di Polizia nella lotta al gioco illegale. Le Asp promuoveranno gli interventi di prevenzione del rischio della dipendenza da gioco d’azzardo con iniziative di sensibilizzazione, informazione, educazione. I Servizi delle dipendenze patologiche delle Asp assicureranno: l’attività di accoglienza; la valutazione diagnostica; la presa in carico e cura; il reinserimento sociale. La Regione rilascerà, a cura dei Comuni, agli esercenti di pubblici esercizi, ai gestori di circoli privati e di altri luoghi deputati all’intrattenimento che sceglieranno di non installare apparecchiature per il gioco d’azzardo lecito, il marchio regionale “Slot? No Grazie!”. I Comuni possono prevedere forme premianti per chi aderisce al progetto. Spetterà ai Comuni la competenza dei controlli, tramite la Polizia locale sui locali.

La Rocca Ruvolo: “La legge tutelerà le persone vulnerabili”. “La nuova legge – ha dichiarato Margherita La Rocca Ruvolo – ha l’obiettivo di tutelare la salute delle persone, spesso vulnerabili, che rischiano di ammalarsi da gioco d’azzardo e che hanno bisogno d’aiuto. Si è concluso oggi un iter legislativo avviato in commissione Salute dove abbiamo audito tutte le parti interessate, dalle organizzazioni di categoria alle associazioni di volontariato che sul territorio si occupano di prevenzione. I sindaci avranno la possibilità di poter intervenire efficacemente tramite controlli sulla proliferazione delle sale da gioco nel loro comune disponendo, qualora necessario, regolamenti e prescrizioni restrittive. Ringrazio tutti i colleghi deputati, sia quelli che in commissione Salute hanno sottoscritto la proposta sia quelli che lo hanno sostenuto in aula, e il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè che ha fatto propria l’iniziativa parlamentare mantenendo un impegno preso”.

Catalfamo: “Puntiamo a salvare molte famiglie”. “Con la legge approvata intendiamo introdurre norme capaci di sviluppare, all’interno delle strutture esistenti, una strategia complessiva che ha il progetto ambizioso di riuscire a contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico, – ha commentato Catalfamo – intervenendo in maniera capillare per consentire azioni efficaci per la prevenzione e il contrasto della dipendenza da gioco d’azzardo patologico. I Comuni con questa legge potranno istituire forme premianti per gli esercizi che decidono di non installare o disinstallare apparecchi da gioco d’azzardo lecito. Si creeranno quindi delle zone no slot e si prefigurano diverse misure per la prevenzione e la sensibilizzazione anche con la collaborazione delle Asp locali perché nessuno di questi giocatori resti isolato con il suo problema. Con questa legge puntiamo a salvare molte famiglie che ospitano giovani o padri spesso vittime della ludopatia e che spesso, purtroppo, si portano questa patologia fino alla tragedia. Da adesso non saranno più soli”.