Click day, Pmi Sicilia: "Le criticità erano già note"

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Click day, Pmi Sicilia: "Le criticità erano già note"

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martedì 06 Ottobre 2020 - 17:34

Non si spengono le polemiche contro la Regione Siciliana dopo il flop del “click day” del Bonus Sicilia, destinato dalla Regione alle imprese danneggiate dal lockdown. Nella giornata di ieri, infatti, il relativo sito messo a disposizione dall’assessorato regionale alle Attività produttive è andato in tilt a causa della mole di richieste, costringendo la Regione a rinviare il tutto a dopodomani, giovedì 8 ottobre. Al riguardo, il presidente di Pmi Sicilia, Gaetano Polizzi, ha affermato che il rinvio ha mostrato ancora una volta il limite tecnologico della Regione: “Il rinvio del ‘click day’ della Regione Siciliana mostra ancora una volta il limite tecnologico degli uffici competenti, a prescindere che si scelga la formula della registrazione attraverso SPID o su piattaforma dedicata, anche se in questo caso si vorrebbe addebitare la responsabilità al gestore della rete oltre che ad aziende di informatica che offrono il servizio di inserimento pratiche, azione che avviene simultaneamente e che manda facilmente in tilt la macchina organizzativa”, ha dichiarato Polizzi.
Polizzi ha criticato altresì la dotazione finanziaria del fondo, oltre che la modalità con cui avviene la registrazione attraverso il “click day”: “Fin dalla pubblicazione dell’avviso in Gazzetta – ha chiosato il presidente di Pmi Sicilia – è stato possibile riscontrare due grandi criticità: nel merito la prima sicuramente è la dotazione finanziaria del fondo, ritenuta del tutto insufficiente per il fabbisogno delle realtà aziendali della Nostra Regione; la seconda criticità la riscontriamo nel metodo della registrazione attraverso il “click day”, che sicuramente agevola gli uffici nella stipula delle graduatorie, ma complica l’intera procedura sia per le aziende richiedenti che per la macchina amministrava stessa in quanto tali graduatorie, compilate attraverso una registrazione regionale saranno poi suddivise per provincia; tanto valeva quindi snellire la piattaforma fin dal principio con l’opportunità di presentare la domanda su base provinciale e non regionale, magari anche in giorni diversi in modo da non sovraccaricare la rete informatica e rendere più efficiente la procedura di assegnazione dei contributi”.
Pmi esprime poi il proprio timore per la “scarsa trasparenza del metodo scelto per l’assegnazione dei contributi”: “Ai disagi, ansie e preoccupazioni che vive il sistema produttivo in questo momento drammatico, si aggiungono forti timori sulla scarsa trasparenza del metodo scelto per l’assegnazione dei contributi. Come Associazione di categoria auspichiamo che l’Amministrazione nella persona dell’Assessore regionale alle attività produttive preveda in futuro di consultare preventivamente le Associazioni di categoria. Ben consapevoli di quali siano le criticità, siamo pronti e disponibili a dare il nostro contributo”, ha concluso Polizzi.