Largo Seggiola, Gioveni: "Un'isola pedonale inutile, riaprirla subito"

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Largo Seggiola, Gioveni: "Un'isola pedonale inutile, riaprirla subito"

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sabato 26 Settembre 2020 - 10:28

Riaprire al transito veicolare Largo Seggiola. È questa in sintesi la richiesta avanzata dal consigliere comunale Libero Gioveni, in quanto a detta sua l’area, che è stata pedonalizzata 3 anni fa, risulta priva di quelle prerogative che l’avrebbero dovuta far considerare un’area pedonale (assenza di arredi, di iniziative ludiche, ecc.). Stando a quanto spiegato da Gioveni, ad oggi bisogna attendere l’approvazione del PGTU prima di poter procedere con la riapertura di Largo Seggiola, approvazione che però potrebbe richiedere un tempo eccessivamente lungo. Pertanto, il consigliere chiede di valutarne l’immediata riapertura senza aspettare l’ancora lontana approvazione del PGTU. “Non si può pensare di attendere l’approvazione del PGTU per riaprire Largo Seggiola, a meno che quest’area in pieno centro cittadino non si renda funzionale come vero spazio pedonale attrezzato!”, afferma Gioveni
“I fatti dimostrano – evidenzia Goveni – che la delibera di Giunta n. 506 del 11 luglio 2017 di chiudere al transito veicolare le strade che compongono Largo Seggiola formando uno spazio pedonalizzato si è rivelata inefficace e inutile, anzi, forse anche dannosa. Infatti, pur essendo da sempre convinto della necessità di istituire delle isole pedonali nella nostra città non si può non prendere atto di un fallimento rispetto all’evidenza di fatti inequivocabili che raccontano di un’area pedonale come quella, appunto, di Largo Seggiola, che si è rivelata totalmente priva di quelle prerogative che l’avrebbero dovuta far considerare tale (assenza di arredi, di iniziative ludiche ecc.).
“Credo, pertanto – conclude Gioveni – che si debba finalmente e immediatamente valutare l’ipotesi di riaprire al transito veicolare le strade di questa porzione di territorio a forma di triangolo confinante con la via Cesare Battisti, la via Mario Giurba e la via Santa Marta, revocando di fatto la vecchia delibera n. 506 che peraltro in passato, aveva anche provocato l’ingresso non autorizzato di autovetture che, grazie anche a qualche dissuasore divelto, la facevano in barba ai divieti”.