Recovery fund, presentato piano di investimenti di 600 mln

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Recovery fund, presentato piano di investimenti di 600 mln

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lunedì 21 Settembre 2020 - 10:00

Presentato un programma di investimenti, dal valore di oltre 600 milioni di euro, per realizzare progetti volti a migliorare il benessere dei cittadini, la sostenibilità ambientale e la transizione “digital”. L’8 settembre 2020 la città di Messina ha partecipato ad una riunione in videocall con il Ministro per gli Affari europei Amendola, il Comitato Interministeriale Affari Europei (CIAE) e il direttivo ANCI, al fine di concordare le schede da inviare al CIAE che faranno parte del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) secondo le indicazioni della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio COM(2020) 408 final.
“Gli enti locali sono partners fondamentali nelle scelte di politica economica nazionale nella straordinaria opera di rilancio che le risorse del Recovery fund permetteranno – commenta il sindaco Cateno De Luca – un Piano straordinario per il quale la città di Messina giocherà un ruolo importante consapevole della sfida economico-sociale cui sono confrontate le autonomie locali nell’ambito occupazionale in seguito alla crisi per il COVID 19. Abbiamo presentato un programma di investimenti per un totale di € 632.000.000”.
“Il Recovery Fund – dichiara il vicesindaco Carlotta Previti che ha partecipato alla riunione col Ministro – offre un sostegno finanziario su larga scala agli investimenti pubblici e alle riforme che renderanno le economie locali più resilienti e meglio preparate per il futuro. Comune di Messina e città Metropolitana hanno presentato richieste per investimenti pubblici rispettando i requisiti minimi richiesti per poter essere accolti: impatto concreto sull’occupazione e immediata attuabilità e cantierabilità nella prima fase del PNRR. Puntiamo ad avere l’anticipo del 10% entro la fine del prossimo semestre puntando su progetti immediatamente spendibili con un significativo impatto occupazionale”.
I progetti. Sono state presentate 9 schede progetto:
– priorità Coesione Economica e Sociale è stato presentato un programma di investimenti per il rilancio occupazionale attraverso: 1) la creazione di una Rete di Autoimpiego per l’incubazione di start up sociali nei settori agricoltura e agroalimentare, artigianato e servizi alla persona € 39 milioni; 2) e il Risanamento urbano con priorità negli ambiti di risanamento € 196.641.920;
– priorità Transizione Green è stato presentato un programma di investimenti attraverso il quale Messina si candida a diventare Città Green protagonista della campagna mondiale per invertire il cambiamento climatico tramite 3) Messina ForestaMe, il più importante progetto nel centro sud di forestazione urbana € 25 milioni; 4) e la realizzazione della Nuova Rete Idrica con interventi Revamping impiantistica di adduzione, convogliamento e distribuzione € 52.915.477;
– presentati progetti anche per 5) la Mitigazione del rischio idrogeologico € 44.154.000; 6) l’Efficientamento del servizio di raccolta e convogliamento delle acque reflue, sdoppiamento delle acque miste e adduzione verso i depuratori delle acque nere € 36.150.000; e 7) un progetto di Mobilità Sostenibile € 108.300.000;
– priorità Transizione Digitale è stato presentato un programma di investimenti per 8) Digital I Hub che rappresenterà il centro di eccellenza, in ricerca e sviluppo nel settore della trasformazione digitale nelle P.A. del centro sud € 66 milioni; 9) e T-iStar (T-i*): multiple innovazioni digitali realizzazione di nuovi servizi per i City User nei servizi pubblici € 64.350.000.
“Il programma di investimenti proposto per la città di Messina ha un duplice obiettivo: transizione “verde” per migliorare la qualità di vita dei cittadini elevando gli indicatori di benessere e sostenibilità ambientale e transizione “digitale” attraverso il Digital-iHUB (aumentando il cofinanziamento dall’Agenzia di Coesione) che rappresenta una straordinaria opportunità per invertire il fenomeno della “fuga di cervelli”. Aumentando il numero di persone che lavorano stabilmente a distanza per imprese dislocate altrove, al Nord Italia ma anche all’estero, il COVID-19 ha determinato un’onda d’urto ai mercati del lavoro, moltissime imprese hanno imposto il telelavoro per grandi gruppi di lavoratori e si son dovute rapidamente adeguare. In questo contesto il Digital-iHUB rappresenta un’opportunità per le grandi multinazionali per poter far lavorare da Messina le proprie risorse umane semplificando il processo di remotizzazione delle aziende che troverebbe un contesto di delocalizzazione conveniente, dinamico e immediato (paradigma Click and Go), dove è possibile far operare delle eccellenze derivanti da interazioni scientifiche con enti di ricerca presenti sul territorio, utili a creare un humus fertile mirato alla cross contaminazione particolarmente sfidante in tutto il mondo. La sfida che ci proponiamo è quella di attrarre talenti sia tra coloro che facevano parte della “fuga di cervelli” sia tra le persone che non sono originarie del Sud, ma potrebbero beneficiare delle facility naturali che offre il Sud, utili alle sorgenti di ispirazioni a lavori sempre più ad obiettivo e con una forte propensione creativa e innovativa”.