Si è spento a 27 anni Paolo Chillè, il giovane messinese affetto da sarcoma fibromixoide, una rara e grave forma di tumore che colpisce i tessuti molli, come le ossa, giudicata pressoché inguaribile in Italia.
Ed è proprio questo il motivo per cui Paolo era divenuto noto all’opinione pubblica. L’impossibilità di trovare una qualche cura in Italia aveva spinto lui e la sua famiglia a intraprendere un viaggio della speranza oltreconfine, che terminò negli Stati Uniti. Lì infatti entrarono in contatto con un centro specializzato in questo tipo di tumori, contro i quali offriva una terapia sperimentale.
Il problema è che i costi per essere sottoposti a questa terapia erano esorbitanti, pari a diverse centinaia di migliaia di euro. Ciò aveva spinto lui e la sua famiglia a lanciare un grido d’aiuto a tutto il paese, e soprattutto alla sua comunità, Messina. Di lì a poco in tanti si apprestarono a dare il proprio contributo nell’aiutare Paolo a curarsi in America.
L’obiettivo venne presto raggiunto e Paolo verso la fine del 2019 si recò negli Usa per iniziare la terapia. Lo scorso giugno, tuttavia, era emerso sulla sua pagina Facebook che era stato costretto a sospendere la terapia per delle complicazioni dovute alle numerose sedute di radioterapia a cui era stato sottoposto negli anni. Ieri invece è stato dato l’annuncio della sua morte.
Intanto è stato reso noto, sempre sulla pagina Facebook di Paolo, che alle 10 di domani si terranno i suoi funerali al Duomo di Messina. “A motivo delle norme vigenti il numero massimo di partecipanti all’interno del Duomo è di 200 persone, pertanto si dispensa dalle condoglianze e dalle visite”, si legge nel post.