Migranti, M5S: "Trovare misure anche in favore di Messina"

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Migranti, M5S: "Trovare misure anche in favore di Messina"

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venerdì 04 Settembre 2020 - 10:42

Trovare delle soluzioni per allentare la pressione dei flussi migratori in tutta la Sicilia, Messina compresa. Dopo il tavolo di mercoledì scorso tra il governo della Regione Siciliana e l’esecutivo nazionale sull’emergenza migranti nell’isolotto di Lampedusa, i deputati nazionali del Movimento 5 Stelle Grazia D’Angelo, Francesco D’Uva e regionali Antonio De Luca e Valentina Zafarana sollecitano il premier Giuseppe Conte a trovare delle soluzioni anche per il resto dell’Isola.
“Apprezziamo la volontà del nostro governo di prevedere l’arrivo di due navi che trasferiranno i migranti presenti nell’hotspot di Lampedusa, il rafforzamento della sorveglianza sanitaria dei migranti ed un piano di rimpatrio intensificato. Positive anche le misure economiche che prevedono ristori per Lampedusa e l’esenzione della tassazione per i suoi abitanti (sospensione di adempimenti e versamenti, anche arretrati). Vorremmo che, adesso, vengano estese queste misure anche in favore di altre comunità che hanno dimostrato generosità e spirito di accoglienza negli ultimi mesi come Caltanissetta, Vizzini, Porto Empedocle, Pozzallo e Messina”, spiegano i pentastellati in una nota.
“Chiudere formalmente l’hotspot di Bisconte”. I rappresentanti del Movimento 5 Stelle suggeriscono altresì di procedere anche con la chiusura sotto il profilo formale della struttura che ospitava l’hotspot di Bisconte, dalla quale nelle scorse settimane si sono registrate diverse fughe di migranti e che recentemente è stata chiusa: “In particolare, nella città dello Stretto si trova l’hotspot di Bisconte: da anni ormai denunciamo la necessità di chiuderlo, viste le condizioni in cui sono costretti a vivere gli ospiti del centro. Attualmente questa struttura non è aperta, ma vorremmo che venga chiusa formalmente.
“La Sicilia è il primo approdo del Mediterraneo e, proprio per questo, necessitiamo di strutture adeguate, così come le navi per la quarantena, per effettuare i dovuti screening sanitari ai migranti che sbarcano. Servirà anche una struttura burocratica e giuridica snella che possa distinguere i richiedenti asilo (che godranno di protezione umanitaria) dai migranti economici (che potranno essere ricollocati per lavorare nelle regioni del nostro Paese)”.