Policlinico, si è insediato il nuovo commissario straordinario

red..me

Policlinico, si è insediato il nuovo commissario straordinario

red..me |
martedì 11 Agosto 2020 - 10:14

È il dottor Giampiero Bonaccorsi il nuovo commissario straordinario dell’Aou Policlinico “G. Martino” di Messina. Già direttore generale facente funzione al Policlinico “S. Marco” di Catania, Bonaccorsi si è insediato nella giornata di ieri, durante un’apposita conferenza di presentazione. Alla presentazione hanno preso parte l’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza, l’assessore regionale alle Autonomie locali e alla Funzione pubblica Bernadette Grasso e il rettore dell’Università di Messina Salvatore Cuzzocrea.
“L’insediamento di un nuovo vertice aziendale – ha esordito l’assessore Razza – è un appuntamento fondamentale. Non esistono, infatti, risultati che maturano senza il lavoro di quei professionisti che operano alla guida dell’azienda. Messina costituisce un passaggio fondamentale nella strategia di Governo legata alla sanità, soprattutto perché è centrale nella strategia della mobilità attiva, per il ruolo che svolge in particolare rispetto all’utenza calabrese e di tutte le regioni meridionali. Giampiero Bonaccorsi in due anni e mezzo ha realizzato a Catania cose importanti, ha portato a compimento operazioni complesse e ha preso decisioni difficili. La sua è un’esperienza di Policlinico e, quindi, di consapevole integrazione con il mondo accademico. A lui auguro buon lavoro”.
“Quando abbiamo salutato l’ex direttore generale Giuseppe Laganga – ha ricordato il rettore Cuzzocrea – augurandogli buon lavoro per la sua nuova avventura, io avevo preso un impegno: avrei scelto il meglio. L’unico punto di disaccordo con l’assessore Razza riguarda una parola inserita nel decreto. Per me oggi arriva… il nuovo direttore generale del Policlinico di Messina, non semplicemente un commissario. Questo perché siamo davanti a un grandissimo professionista e non è stato banale per la sanità siciliana trasferirlo da Catania a Messina. Il dottor Bonaccorsi trova una serie di realtà già pronte a partire, come il DAI Oncologico. Non posso negare che l’emergenza Covid ha causato sofferenza per alcuni dei nostri reparti, adesso dobbiamo ripartire e, per usare una metafora calcistica, questo campionato della sanità regionale lo giochiamo con il migliore attaccante disponibile. Credo sia un unicum per un Rettore, in due anni di mandato, avere avuto due responsabili dell’Aou di così alta qualità. Oggi dico al dottor Bonaccorsi che l’Università sarà al suo fianco”.
“È una giornata importante – ha evidenziato l’assessore Grasso – per tutta la provincia di Messina. Io spero, anzi sono certa, che il Policlinico di Messina continuerà a essere un punto di riferimento per tutti i centri dell’area metropolitana, con la sua capacità di fare rete, già dimostrata in passato. Anche da parte mia un augurio di buon lavoro al dottor Bonaccorsi, su cui riponiamo grande fiducia”.
È toccato poi al dottor Bonaccorsi prendere la parola, per dare il saluto e raccontare le proprie sensazioni: “Non sarà semplice rispondere alle aspettative espresse, anche oggi, dall’assessore Razza e dal rettore Cuzzocrea. Se a Catania sono andate a buon fine tutta una serie di operazioni che hanno radicalmente modificato la geografia dell’offerta sanitaria in quel territorio, però, non è dipeso solo dalla mia preparazione. Ci sono una serie di elementi chiave, che non devono mai mancare: il primo è quello di avere un grande assessore alla Sanità e Ruggero Razza ha dimostrato di esserlo, dandomi gli input giusti e senza mai travalicare i ruoli. Inoltre, è essenziale avvertire fiducia attorno al proprio lavoro. Ebbene, io oggi assumo un incarico senza avere conosciuto prima il rettore Cuzzocrea, il quale ha puntato su di me esclusivamente sulla base del curriculum e del lavoro che ho svolto. La terza componente è sicuramente rappresentata dal personale. Si possono avere attrezzature adeguate, risorse consistenti, piani all’avanguardia. Ma senza la disponibilità di tutto il personale non si arriva a nulla. Solo la condivisione e non certo le azioni coercitive, consente di raggiungere gli obiettivi”.