Presentato "La Promessa del legionario”, il romanzo storico di Celi e Privitera

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Presentato "La Promessa del legionario”, il romanzo storico di Celi e Privitera

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venerdì 07 Agosto 2020 - 18:38

Ad Asiago, nell’incantevole scenario di uno dei più bei golf club montani d’Europa, è stato presentato “La Promessa del legionario” (Gruppo Albatros Il Filo), il nuovo libro di Diego Celi (in foto) e Pino Privitera. La presentazione è avvenuta mercoledì scorso nell’ambito della premiazione della gara golfistica “Premio Martini”; l’evento è stato organizzato dall’architetto Max Martini (nipote del l’eroe di guerra Max Antonio Martini).
Un pubblico attento ha apprezzato la presentazione del volume. Più nel dettaglio, si tratta di un romanzo storico ambientato in epoca fascista con protagonista un contadino originario di Santa Lucia del Mela, la cui storia viene inserita in un contesto locale, nazionale ed internazionale. Riportiamo qui di seguito la sinossi dell’opera:
“Salvatore Alibrando, classe 1900, è un contadino che cerca come tanti di sbarcare il lunario nella Sicilia degli anni ’30. La fatica e il lavoro non lo spaventano, ma sogna di poter fuggire da quel destino che appare immutabile e che da sempre è caratterizzato da sacrifici, miseria e stenti. A Santa Lucia del Mela, il paese dove è nato e vive, di occasioni ve ne sono ben poche. Tutto, da sempre, è in mano ai soliti personaggi. Per quelli del suo stato sociale solo sudore e poche lire, fame e miseria. L’occasione si presenta nel 1936. Il governo fascista richiede braccia instancabili, energiche e vigorose per l’Africa. Salvatore sente quelle discussioni nel paese e legge, per quel poco che riesce a comprendere, quegli appelli della patria a trasferirsi nelle terre del nuovo impero coloniale italiano: firma. Non immagina di diventare un legionario, ma per lui la sorte ha previsto le atrocità della guerra civile spagnola, tra un diluvio di bombe, proiettili di mitragliatrice, di moschetto e bombe a mano a Puerto del Escudo. Qui nasce dal profondo del suo cuore, con la paura incombente della morte, quella sacra promessa che vorrà a tutti i costi mantenere: costruire una piccola chiesa, simbolo di pace e fede”.