Grandi opere, i dem del sud al governo: "Colmare il divario infrastrutturale"

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Grandi opere, i dem del sud al governo: "Colmare il divario infrastrutturale"

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mercoledì 05 Agosto 2020 - 08:30

Una serie di interventi per colmare il divario infrastrutturale tra il Mezzogiorno e il resto del paese. Questo in sintesi il contenuto di una risoluzione sottoscritta da tutti i parlamentari del Pd eletti alla Camera nei territori del Sud che è stata presentata ieri nel corso di un’apposita conferenza stampa a Montecitorio; la risoluzione è stata sottoscritta altresì dai colleghi di partito componenti della Commissione Trasporti.
“Con la risoluzione – dice l’onorevole Pietro Navarra – abbiamo chiesto al governo una serie di interventi per colmare il divario infrastrutturale tra il Mezzogiorno e la restante parte del Paese e unire l’Italia rendendola più veloce e moderna. Ho affermato che per ogni euro speso in investimenti pubblici nel Mezzogiorno produce un effetto espansivo non soltanto al Sud e nelle isole, ma attiva 0,4 euro di domanda di beni e servizi nel Centro-Nord. Quindi, il recupero del gap infrastrutturale non è una scelta nell’esclusivo interesse del Mezzogiorno perché è l’intero Paese a trarne profitto: se riparte il Mezzogiorno, afferma, riparte tutta l’Italia.
“I numeri parlano da soli”. “Negli interventi degli onorevoli Bruno Bossio, De Luca, Del Basso De Caro, Topo e Frailis il divario infrastrutturale tra le diverse aree del Paese è stato di fatto testimoniato inequivocabilmente dai numeri: gli investimenti infrastrutturali nel Mezzogiorno che negli anni ’70 erano quasi la metà di quelli complessivi, oggi sono calati a quasi un sesto del totale. Ciò, per esempio, ha comportato che per ogni 1000 kmq di superficie si hanno 18 km di rete autostradale nel Mezzogiorno, 30 nel Nord e 20 nel Centro. Allo stesso modo, per i km di rete ferroviaria per ogni 1000 kmq di superficie sono 45 nel Mezzogiorno, 59 al Centro e 65 al Nord. L’alta velocità copre solo l’11,4% della rete nazionale e il restante 88,6% è distribuito nel Centro-Nord.
“Il governo completi e ammoderni le grandi infrastrutture”. A fronte di questi numeri, abbiamo affermato che il ritardo nell’infrastrutturazione del Mezzogiorno è inaccettabile e ingiustificabile. Con i colleghi chiedo al governo l’impegno a potenziare, completare e ammodernare le grandi infrastrutture stradali, ferroviarie, portuali e aereoportuali da nord a sud, da est a ovest del Paese, garantendo la continuità territoriale con le isole e promuovendo l’alta velocità da Milano fino a Taranto, Siracusa e Palermo, rivedendo i tracciati, individuando le soluzioni tecniche più adeguate e superando l’isolamento della Sicilia mediante l’attraversamento stabile dello Stretto.
“Sud cerniera tra Europa e Asia”. “Sottostante a tutti gli interventi dei firmatari emerge come il Mezzogiorno, con le sue grandi isole, costituisca l’ideale piattaforma logistica europea sul Mediterraneo, rappresentando una vera e propria cerniera tra Europa, Africa e Asia. È indispensabile il potenziamento dei porti e degli aeroporti del Sud per renderli poli logistici intermodali moderni, pienamente integrati tra loro e con il sistema dei collegamenti terrestri, con particolare attenzione alle infrastrutture ferroviarie connesse ai corridoi internazionali.
“Recovery fund: un’occasione che non va sprecata”. Infine, Navarra evidenzia quanto sia importante sfruttare appieno l’opportunità venutasi a creare per l’Italia grazie alle risorse stanziate a livello europeo per rilanciare il paese stremato dal coronavirus: “Le risorse che il Paese avrà a disposizione nei prossimi anni sono un’occasione che non va sprecata, per dare prospettive al Paese stesso e reagire alla perdita del nostro sistema economico del 2% delle quote di mercato continentale negli ultimi 10 anni rispetto ai porti del Nord Europa e agli altri porti del Mediterraneo (che hanno guadagnato il 7%)”.