Risanamento, iniziate le audizioni in Parlamento

red..me

Risanamento, iniziate le audizioni in Parlamento

red..me |
mercoledì 29 Luglio 2020 - 10:40

Prendono il via le audizioni in merito alla proposta di legge sul risanamento di Messina, che mira a cancellare definitivamente la baraccopoli messinese. Ieri pomeriggio, presso la Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, si sono tenute le prime audizioni, durante le quali sono stati ascoltati l’assessore regionale per le Infrastrutture e la mobilità Marco Falcone, il sindaco Cateno De Luca e il presidente dell’Agenzia per il risanamento di Messina Marcello Scurria.

I tre auditi, dopo aver esposto le criticità della situazione abitativa nella città dello Stretto e l’interesse delle istituzioni locali e della cittadinanza a superare queste storiche questioni, hanno auspicato l’approvazione di una legge speciale che, in deroga alle procedure ordinarie e con una dotazione finanziaria adeguata, miri a sbaraccare e bonificare in tempi certi le aree interessate. Si prevede che a seguito di questi lavori verranno consegnati alloggi dignitosi a circa 8 mila messinesi che vivono da decenni in condizioni indecenti. Marcello Scurria, con un gesto altamente simbolico, ha consegnato al presidente di Commissione, Alessandro Benvenuto, un pezzo di tetto in eternit di una baracca.

“Nonostante gli sforzi encomiabili profusi da Regione e Comune di Messina, è emerso con chiarezza dai vari interventi che non vi è alcun dubbio sulla necessità di un intervento del Parlamento e del governo”, ha dichiarato la deputata messinese in quota Forza Italia Matilde Siracusano, firmataria di una delle tre proposte di legge sul risanamento originariamente presentate al Parlamento e oggi confluite in un testo unico.

“Per Forza Italia, rappresentata ieri anche dalla capogruppo Mariastella Gelmini, quella sulla baraccopoli della città peloritana è una priorità. Continueremo con serietà e abnegazione il nostro lavoro in Parlamento per raggiungere un obiettivo che non deve avere alcun colore politico ma che può e deve rappresentare il punto di partenza per il rilancio di un’intera comunità”, ha concluso Siracusano.

Ad ascoltare gli auditori anche Pietro Navarra, deputato messinese del Partito Democratico nonché firmatario di una delle già accennate proposte di legge. Durante i lavori, Navarra è intervenuto per approfondire alcuni aspetti relativi al superamento dei potenziali conflitti di competenza tra Stato e Regione, alla dotazione di risorse in atto disponibili per le opere di risanamento, alla programmazione degli interventi e alla previsione della relativa spesa. “Sono argomenti questi che permetteranno il Parlamento di legiferare con consapevolezza per dare una risposta, con celerità ed efficacia, alla città di Messina, che attende ormai da troppo tempo”, ha dichiarato Navarra.

De Luca, che è stato ascoltato in via telematica, ha spiegato ai componenti della Commissione le motivazioni del fallimento della legge regionale 10/1990, che era stata approvata allo scopo di consentire il completamento del risanamento di Messina: “Purtroppo gran parte di tali risorse sono andate perse per l’incapacità di tradurre in azione le nobili previsioni normative della legge 10/90″, ha spiegato il sindaco. De Luca ha inoltre evidenziato l’importanza dell’approvazione di una legge speciale per procedere con il risanamento: “Ho spiegato perché è necessaria una legge speciale che deroghi al codice degli appalti, che semplifichi le procedure ambientali e che conferisca anche poteri speciali sotto il profilo dell’ordine pubblico. Mi auguro che aldilà delle posizioni politiche il Parlamento italiano approvi questa legge che consente di chiudere una delle peggiori vergogne sociali di inaudita crudeltà”, ha concluso il primo cittadino.

Paolo Mustica