Barcellona: ennesimo sfregio alla memoria di Beppe Alfano

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Barcellona: ennesimo sfregio alla memoria di Beppe Alfano

redme |
giovedì 09 Luglio 2020 - 06:20

Oltraggio alla memoria o alla dignità. Dopo i cassonetti della spazzatura, ecco un venditore abusivo che copre la lapide di Beppe Alfano, il cronista de “La Sicilia” barbaramente ucciso l’8 gennaio 1993 in via Marconi, a Barcellona Pozzo di Gotto. La foto che vedete, postata sui social dalla figlia Sonia, non lascia spazio ad interpretazioni e offende chiunque abbia a cuore un briciolo di legalità, a volte sbandierata anche attraverso ipocrite iniziative. Succede spesso in occasione di ogni tipo di cerimonia per commemorare vittime di mafia che magari vengono ricordate un solo giorno per poi cadere di nuovo nel silenzio e nell’oblìo.
Non le manda a dire Sonia Alfano: “Sono stanca di reclamare attenzione per la memoria di mio padre, lo faccio quasi in totale solitudine da 27 anni in qualsiasi sede”.
Rabbia e delusione anche nei confronti dell’Amministrazione comunale che, secondo Sonia Alfano, finge di non sapere e di non vedere. “La foto è il simbolo del degrado, dell’offesa della memoria civile e della latitanza della cultura anti mafiosa. Certi atteggiamenti fanno schifo – conclude la figlia del cronista ucciso dalla mafia – ma fa ancor più ribrezzo la finta memoria”.
T. D.