Malaponti: "Treni veloci bluff in Sicilia"

redme

Malaponti: "Treni veloci bluff in Sicilia"

redme |
sabato 04 Luglio 2020 - 07:00

In Sicilia treni veloci? A che servono? Se lo chiede Giosuè Malaponti – Comitato pendolari siciliani.

“La Regione allo stato attuale dovrebbe mettere più treni in servizio sulle tratte ferroviarie siciliane compresi i giorni festivi, anziché chiedere treni veloci.

Nell’isola, gli attuali treni regionali veloci sono solo un bluff. I regionali veloci sono nati circa 5 anni fa per adeguarci allo standard nazionale sostituendo i treni regionali diretti. I treni regionali veloci di veloce non hanno nulla se non la diminuzione delle fermate fermo restando i tempi di percorrenza. Un esempio? La Catania-Palermo. Le percorrenze del 2015 erano di 2 ore e 47 – 2 ore e 55  oggi invece per le stesse fermate i tempi sono di 3 ore – 3 ore 14.

In Sicilia si viaggia con i tempi di percorrenza del 2000, nonostante in questo ventennio vi siano stati miglioramenti infrastrutturali, quali il raddoppio della Messina-Giampilieri, il raddoppio della Fiumefreddo-Giarre-Riposto, per ultimo il raddoppio della Catania Ognina-Catania Centrale ed i vari ammodernamenti della Catania-Siracusa. Stessa situazione sulla dorsale tirrenica.

Una domanda sorge spontanea: a che sono serviti gli investimenti infrastrutturali per velocizzare e diminuire i tempi di percorrenza se i tempi sono rimasti gli stessi?

Occorre rivedere, a nostro parere per la parte che riguarda il miglioramento delle performance, lo schema di “Accordo quadro per i servizi di trasporto pubblico locale tra Rete Ferroviaria Italiana Spa e la Regione Siciliana per l’utilizzo della capacità dell’infrastruttura ferroviaria” sottoscritto il 03 maggio 2017 con la deliberazione di giunta regionale n.183.

Riteniamo ciò estremamente importane altrimenti gli investimenti di circa 200 milioni di fondi europei in materiale rotabile risulterebbero vani, in considerazione del fatto che potranno viaggiare solo sul nodo di Palermo, sulla dorsale tirrenica e sulla dorsale jonica sino a Catania.

Quindi – conclude Giosuè Malaponti – sarebbe incomprensibile l’aver acquistato mezzi moderni e veloci per poi farli viaggiare a velocità ridotta e non in tutte le relazioni ferroviarie, tenuto conto che alla presentazione dei nuovi treni “Pop” si è proclamato che finalmente in Sicilia si potrà andare a 160 km/h, quando già con i treni “Minuetto” in alcune tratte ferroviarie i 160 km/h vengono effettuati”.