Biancuzzo e la petizione sul pedaggio in stand by: "Mi rivolgerò al Senato"

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Biancuzzo e la petizione sul pedaggio in stand by: "Mi rivolgerò al Senato"

redme |
mercoledì 01 Luglio 2020 - 20:53

Nonostante le quasi 10mila firme per abolire il pedaggio, la petizione di Mario Biamcuzzo resta ferma al palo.

“In questi giorni si legge di petizioni popolari che sensibilizzano l’opinione pubblica su tematiche di rilevanza.

Nasce spontanea la domanda: ma il consigliere Mario Biancuzzo che da anni attende che venga dato riscontro e ancor prima che venga legittimamente accolta la petizione con 10mila firme riguardante l’abolizione del pagamento del pedaggio in tangenziale località Ponte Gallo Comune di Messina, che chiamano ingannevolmente Villafranca, a quale Santo dovrebbe votarsi?

E’ assurdo che petizioni recenti con un numero di firme inferiori a quelle del pedaggio vengano accolte,  mentre una petizione di rilevanza globale per l’intera cittadinanza e non solo debba giacere dimenticata nei cassetti di qualche burocrate.

Vorrei ricordare che, l’articolo 3 e 9 della Costituzione sono di supporto alla petizione per l’abolizione del pedaggio in entrata ed uscita in località Ponte Gallo Comune di Messina.

L’art. 3 recita “è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto la libertà e la eguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione all’organizzazione politica economica e sociale del paese”.

Mentre l’art. 9 recita, “la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica”.

Ciò detto, come può pretendere una città civile e metropolitana permettere che ci siano cittadini di Serie A e cittadini di Serie Z costretti a pagare quello che non è loro dovuto?

Fermo restando che, a tutto oggi nessuna autorità competente a mai risposto, mai ha affrontato la questione della petizione e mai sono stato interpellato.

Pertanto – conclude Biancuzzo – mi riservo di reclamare il giusto e legittimo accoglimento rivolgendomi direttamente al Senato della Repubblica Italiana della petizione a tutto oggi inevasa”.