TaoArte, Amata cerca di mediare per evitare la fuoriuscita di Messina

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TaoArte, Amata cerca di mediare per evitare la fuoriuscita di Messina

giovedì 04 Giugno 2020 - 11:59

“Mi pare assurdo che una lettera del Commissario di TaoArte resti ignorata dalle istituzioni messinesi, specie in considerazione dell’oggetto che è di profonda rilevanza”. Così il capogruppo di Fratelli d’Italia all’Ars, Elvira Amata, con riferimento all’ormai imminente fuoriuscita della città metropolitana e del comune di Messina dalla Fondazione Taormina Arte-Sicilia. Al riguardo infatti manca solo la ratifica del commissario straordinario della Fondazione, Bernardo Campo, per dar vita al nuovo assetto di TaoArte, che includerà solo comune di Taormina e Regione Siciliana. Cateno De Luca, sindaco della città metropolitana e del comune di Messina, aveva infatti espresso più volte la volontà di far fuoriuscire gli enti messinesi dalla Fondazione, per via dei debiti accumulati da quest’ultima nel corso degli anni.
“La fuoriuscita di città metropolitana e comune di Messina da Taormina Arte non è certamente argomento di poco conto. – prosegue Amata – Una realtà che per oltre trent’anni ha visto ex provincia, comuni di Taormina e Messina e regione Siciliana insieme per lo sviluppo di un percorso culturale di interesse internazionale, perde due delle colonne su cui si è poggiata sin dalla sua nascita, senza una mediazione, senza un tentativo di risoluzione. Ritengo che per Messina si tratti di una perdita grave, una cessione di titolarità e ruolo su qualcosa che è connaturato ormai nella tradizione nostrana, nell’offerta che il nostro splendido territorio propone al mondo.
“Taormina è una pietra preziosa del messinese e, continuando a scegliere di delegittimare questo stato di fatto, incediamo nel depauperamento del nostro patrimonio che è fatto di splendide realtà periferiche, dai borghi, alle isole, ai piccoli e medi comuni nella fascia ionica quanto in quella tirrenica, con tutto ciò che di culturale e artistico portano con sé. Salvo poi offenderci quanto sentiamo dire che la perla dello Ionio è in provincia di Catania. Dov’è Messina? Come guarda alla sua periferia, se neanche vuol essere associata a ciò che, di fatto, rappresenta uno dei più promettenti biglietti da visita per l’intera Sicilia, da decenni?
“Invito il sindaco della città metropolitana di Messina, Cateno De Luca, a riconsiderare la posizione assunta ormai da tempo, di non proseguire quest’esperienza di condivisione all’interno di TaoArte. E chiedo al Commissario della Fondazione, Bernardo Campo, di non procedere ancora alla ratifica dell’esclusione di Messina dalla Fondazione, volendo sperare nella possibilità estrema di un ultimo tentativo di mediazione per il quale direttamente e indirettamente mi metto a disposizione, in accordo con l’Assessore Regionale al Turismo e Spettacolo”.