Lo Statuto dei Lavoratori compie 50 anni: la riflessione di Tripodi

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Lo Statuto dei Lavoratori compie 50 anni: la riflessione di Tripodi

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mercoledì 20 Maggio 2020 - 18:48

Lo Statuto dei Lavoratori compie oggi 50 anni. Lo Statuto dei Lavoratori, noto anche con il nome di Legge 300/1970, è nato a seguito del cosiddetto “autunno caldo” del 1969, un periodo della storia italiana caratterizzato da forti lotte sindacali, e rappresenta probabilmente la più importante legge in Italia che regolamenta i rapporti tra lavoratori e imprese. Si tratta pertanto di un giorno importante nel mondo sindacale, quasi quanto quello della festa dei lavoratori. Riportiamo qui di seguito una riflessione fatta al riguardo dal segretario generale di Uil Messina, Ivan Tripodi.
“Il 20 maggio 1970 veniva promulgato lo Statuto dei Lavoratori, una legge che ancora oggi, dopo mezzo secolo, rappresenta l’ossatura giuridica che disciplina i rapporti tra i lavoratori e le imprese e che garantisce fondamentali diritti sanciti dalla Costituzione repubblicana. Anche per questi motivi la Legge 300 del 1970 che testualmente definiva le ‘Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell’attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento’, non è una legge ordinaria, ma costituisce uno spartiacque nella storia democratica del nostro paese. In tal senso, è doveroso ricordare le figure del ministro Giacomo Brodolini e del professor Gino Giugni che sono giustamente considerati i ‘padri’ dello Statuto dei Lavoratori.
“Anche le parole odierne espresse dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale ha ricordato e valorizzato la conquista per la democrazia italiana rappresentata dallo Statuto dei Lavoratori, evidenziano la lungimiranza e l’attualità di uno strumento che ha radicalmente modificato i rapporti nel mondo del lavoro e che, nonostante i cambiamenti epocali vissuti dai lavoratori, mantiene la sua freschezza originaria. La Legge 300 fu approvata al culmine di una lunga ed entusiasmante stagione di lotte popolari che videro lavoratori e studenti in campo per chiedere la concreta realizzazione di cambiamenti radicali nella società italiana che, allora, era pesantemente ancorata ad una visione arretrata e oscurantista specie nei confronti dei lavoratori e del sindacato.
“Questi lunghi 50 anni ci hanno fatto capire come i diritti e le conquiste sindacali non sono affatto scontati e, infatti, molteplici sono stati gli attacchi e i tentativi, alcuni purtroppo riusciti, di cambiare lo Statuto dei Lavoratori. Proprio in questo difficile e complicato momento del nostro Paese, in piena emergenza sanitaria, appare necessario ribadire e rilanciare il valore della Legge 300: la pandemia non può giustificare scorciatoie normative liberticide o alibi per chi pensa di mettere in campo vecchie ricette che rischiano di produrre nuove disuguaglianze e moderne povertà. Pertanto, insieme a tutti i lavoratori, festeggiamo il 50mo anniversario dello Statuto dei Lavoratori nella piena consapevolezza che si tratta di una norma che, già nel 1970, guardava al futuro in maniera avanzata e che oggi, attraverso strumenti e diritti adeguati, deve spronarci per immaginare nuove conquiste a favore dei lavoratori”.

Ivan Tripodi