Atm Spa: ieri il primo incontro con i sindacati, a giugno l'avvio dell'azienda

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Atm Spa: ieri il primo incontro con i sindacati, a giugno l'avvio dell'azienda

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mercoledì 20 Maggio 2020 - 09:43

Ieri si è tenuto il primo incontro ufficiale fra le organizzazioni sindacali e Atm Spa, che dal prossimo primo giorno gestirà il trasporto pubblico locale di Messina. Per la parte aziendale era presente il consiglio di amministrazione con il presidente Giuseppe Campagna, che ha assunto l’incarico di direttore generale nell’attesa della selezione per individuare il nuovo direttore generale. “L’azienda ha confermato la totale assunzione dei lavoratori attualmente in forza ad Atm in liquidazione, confermando il parametro di provenienza, l’anzianità maturata e i diritti fino a oggi acquisiti”, hanno spiegato i sindacati Fit Cisl, Faisa Cisal, Ugl e Orsa. Di seguito gli argomenti trattati.
Premio di produttività. “Acceso oggetto della discussione è stato il mantenimento dell’accordo di secondo livello, che attualmente riconosce ai lavoratori un premio di produttività vincolato al raggiungimento di obiettivi a suo tempo fissati dalla gestione Foti/De Almagro. – proseguono i sindacati – Secondo Atm Spa tali obiettivi non sarebbero stati raggiunti, pertanto il premio andrebbe sospeso e si dovrebbe sottoscrivere, in tempi brevi, un nuovo accordo per recuperare i livelli salariali. Abbiamo fatto presente che il mancato raggiungimento degli obiettivi non è ascrivibile ai lavoratori: la carenza di autisti e gli stravolgimenti organizzativi, conseguenti alla situazione debitoria, ne sono fondamentale concausa. In conclusione si è concordato che nell’attesa di sottoscrivere un nuovo contratto integrativo, presumibilmente entro il prossimo mese di luglio, ai lavoratori sarà corrisposta una percentuale fra l’80-90% dell’attuale premio di produttività”.
Orario full time per tutti. “Abbiamo rivendicato l’estensione dell’orario di lavoro full-time a tutti i dipendenti, principio irrinunciabile già concordato e sottoscritto con l’Amministrazione comunale in sede di Salva Messina. – chiosano le organizzazioni sindacali – Con la nuova gestione aziendale si era già ottenuto l’aumento parziale dell’orario di lavoro per i part-time, da 30 a 36 ore, adesso, in coincidenza con l’avvio del nuovo corso che partirà a giugno, il sindacato ha chiesto la definitiva applicazione dell’orario pieno per tutti i settori produttivi. Il cda della nuova Atm si è dichiarato disposto a onorare gli accordi sottoscritti nella sede istituzionale del Salva Messina. Il risultato raggiunto rende giustizia a molti lavoratori, soprattutto al settore ztl, da sempre impiegato con un penalizzante orario ridotto e periodicamente illuso con vane promesse, anche nella fase del fiore all’occhiello”.
Assunzione di nuovi autisti. “Il piano industriale di Atm Spa prevede l’assunzione di 166 nuovi autisti, anche in previsione del personale che andrà in quiescenza e di eventuale esodo incentivato. – spiegano i sindacati – L’azienda ha confermato la volontà di procedere all’assunzione di 70 unità con il sistema dell’apprendistato ma ha anche condiviso la richiesta sindacale di estendere parte delle restanti opportunità occupazionali a candidati che hanno acquisito professionalità svolgendo servizio di trasporto pubblico locale nella città di Messina. Ulteriori posizioni saranno disponibili per i candidati under 30 che, al pari dell’apprendistato, consentono all’azienda sgravi fiscali”.
“Parallelamente all’avvio della nuova azienda, – concludono le organizzazioni sindacali – i lavoratori si trovano ad affrontare la difficile situazione creatasi per l’emergenza sanitaria e la conseguente cassa integrazione. Esprimiamo un giudizio critico sul mancato anticipo delle competenze, Atm in liquidazione si annovera fra le poche aziende pubbliche, forse l’unica, che non hanno anticipato le mensilità né coperto il 20% che si perde con gli ammortizzatori sociali. Sinora sono state emesse buste paga di 250 euro, se la cassa integrazione ordinaria e il fondo bilaterale subiranno ulteriori ritardi, Atm in liquidazione deve immediatamente individuare soluzioni alternative per garantire un salario credibile ai propri dipendenti. La situazione debitoria che periodicamente impedisce la puntuale erogazione degli stipendi è il risultato di una gestione scellerata che nel tempo ha accumulato un debito insanabile. La liquidazione di un’azienda in tali condizioni non è una scelta ma un percorso obbligato”.