La giustizia riparte nel caos: l’Organismo Forense scrive a Matterella

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La giustizia riparte nel caos: l’Organismo Forense scrive a Matterella

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lunedì 11 Maggio 2020 - 08:00

La giustizia rischia di ripartire nel caos. Domani riprenderanno le attività processuali in tutta Italia e, stando a quanto denunciato dall’Organismo Congressuale Forense, gli interventi emessi dai dirigenti degli uffici giudiziari italiani per disciplinare il funzionamento di tali attività sono talmente numerosi (oltre 200) e diversi che rischiano di dar luogo a una ripartenza caotica.
“In mancanza di un piano unico nazionale, da noi più volte, invano richiesto – spiega il Coordinatore dell’OCF, Giovanni Malinconico – lo svolgimento delle attività giudiziarie è stato disciplinato per ogni sede in modo totalmente differente, talvolta differente perfino tra le sezioni dei singoli uffici. Non solo: anche lo svolgimento delle udienze in modalità telematica da remoto non potrà trovare corretta attuazione, in mancanza di una disciplina uniforme”.
Insomma un disastro, al quale si aggiungono peraltro anche i provvedimenti dilatori di taluni uffici, la mancanza di strumentazioni tecniche, la già denunciata carenza di fondi per il gratuito patrocinio, esauriti e mai più reintegrati. Una situazione ingestibile che spinge l’OCF a proclamare lo stato di agitazione dell’Avvocatura Italiana, un passo che in condizioni normali preluderebbe all’astensione dalle udienze, se non fosse che le udienze saranno di fatto praticamente sospese o rinviate. E a rivolgere contestualmente un appello al Capo dello Stato, il Presidente Sergio Mattarella, per un suo autorevole intervento quale garante della Costituzione.