Fase 2, le attività riaprono ma non col botto

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Fase 2, le attività riaprono ma non col botto

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lunedì 04 Maggio 2020 - 13:08

Possiamo dire tutto fuorché che sia un reinizio col botto. Prende il via la Fase 2, cioè la fase di convivenza con il coronavirus, e con essa molte attività finalmente possono riaprire i battenti dopo circa due mesi di chiusura forzata. Come prevedibile, molti esercizi contano i propri clienti sulle dita delle mani, anche perché nonostante sia tecnicamente possibile uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari (al riguardo si leggano gli allegati 1 e 2 del nuovo dpcm), in tanti temono ancora possibili contestazioni da parte delle forze dell’ordine qualora riferiscano a queste di essere usciti per comprare prodotti non di prima necessità. Il risultato è che diversi commercianti sono alla fame, perché a fronte di costi rimasti pressoché invariati incasseranno meno ricavi. A ciò ci aggiunga che vari esercenti hanno denunciato di aver registrato non poche difficoltà nell’ottenere i famosi prestiti agevolati fino a 25 mila euro.

Le attività operanti nel settore della ristorazione (ristoranti, bar, ecc.) invece non potranno riaprire al pubblico come un tempo ancora per un po’, in quanto l’attuale dpcm prevede che i ristoratori possano esercitare la propria attività espletando i soli servizi a domicilio e di asporto. In altre parole, nessuno potrà consumare il cibo acquistato sul posto di vendita.


La Fase 2 non rappresenta però una sfida soltanto per le aziende, ma anche per gli enti locali. Infatti anche le amministrazioni comunali saranno chiamate a far garantire il rispetto delle norme di distanziamento sociale. Un qualcosa di semplice in alcuni casi, ma di decisamente più difficile in altre circostanze. Con riferimento a quest’ultimo aspetto è il caso di Atm, che dovrà garantire il rispetto del metro di distanza tra i passeggeri.

Cambiano le abitudini di consumo, ma non quelle culturali, purtroppo. Infatti, questa mattina è tornato a verificarsi il fenomeno delle macchine parcheggiate in doppia fila. Pertanto, in queste ultime ore gli operatori della Polizia municipale si sono mobilitati nuovamente a contrastare una cattiva abitudine che sembrava essere scomparsa.