Ritardi prestiti agevolati, sindacati in difesa dei bancari: "Sono sommersi dalle pratiche"

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Ritardi prestiti agevolati, sindacati in difesa dei bancari: "Sono sommersi dalle pratiche"

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sabato 02 Maggio 2020 - 11:02

Un nutrito fronte sindacale che rappresenta i lavoratori bancari e assicurativi è intervenuto per fare maggiore chiarezza sui ritardi legati all’erogazione di prestiti agevolati a famiglie e imprese durante l’emergenza coronavirus. In breve, i sindacati spiegano che i ritardi sono da ricondurre all’improvvisa enorme mole di lavoro che i dipendenti bancari devono portare avanti in questi giorni: “Infatti, mentre chi emana decreti fornisce solo delle garanzie, le liquidità reali vengono richieste in banca. Così i lavoratori si trovano a doversi occupare di svariate centinaia di migliaia di pratiche relative a sospensione di mutui (privati e imprese), all’anticipazione della cassa integrazione, alla concessione dei finanziamenti alle imprese (ivi compresi quelli previsti fino ai famosi 25.000 euro)”, si legge in una nota a firma delle sezioni provinciali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca Uil e Unisin. “Purtroppo, la burocrazia ha portato ad allungare i tempi di accesso alle operazioni richieste dalla clientela, – aggiungono – prima per la lentezza dell’accordo tra le aziende di credito e l’emittente delle garanzie, poi per le procedure diverse da banca a banca; ma tutto questo esula dalle responsabilità di chi è solo un dipendente bancario che riceve il cliente, raccoglie la documentazione ed istruisce la pratica, non certo l’arbitro del buon esito della stessa”.

Inoltre, le organizzazioni sindacali ci tengono a precisare che l’eventuale rifiuto di un prestito non è da ricondurre alle decisioni dei dipendenti bancari, quanto piuttosto alla volontà dei manager degli istituti di credito: “È bene ribadire che la concessione dei finanziamenti e di tutte le altre previsioni dei decreti non sono nella diretta responsabilità dei lavoratori che, pur tra mille paure e preoccupazioni, presidiano le banche offrendo la necessaria consulenza e la doverosa prestazione al fine dell’istruzione delle pratiche in questione. Infatti, l’erogazione finale viene effettuata da ‘alti e altri’ livelli di management che, spesso e volentieri, non sono assolutamente nella trincea quotidiana”.

In conclusione, i sindacati condannano gli attacchi del sindaco Cateno De Luca contro i dipendenti bancari: “A tal proposito, non condividiamo assolutamente e condanniamo con forza le inutili quanto assurde e farlocche strumentalizzazioni veicolate pubblicamente dal sindaco Cateno De Luca, che rischiano irresponsabilmente di fomentare un clima di violenza contro gli incolpevoli lavoratori bancari. Raccomandiamo alle istituzioni preposte di intervenire per tranquillizzare l’opinione pubblica e ripristinare la giusta dialettica in questo momento di grande affanno socioeconomico. Si sa da sempre che per ottenere qualsivoglia tipologia di consenso, non ultimo quello politico, bisogna attaccare le aziende di credito, senza spiegare quale sia la differenza tra il banchiere, che è un imprenditore, e il bancario, che è un lavoratore come tutti gli altri”.