Musumeci: "Se arriviamo a zero contagi, riapriremo la Sicilia"

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Musumeci: "Se arriviamo a zero contagi, riapriremo la Sicilia"

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martedì 28 Aprile 2020 - 14:58

“Se arriviamo entro il mese di maggio a zero contagi noi chiederemo al governo nazionale di riaprire la Sicilia”. Lo ha detto il governatore Musumeci, partecipando al programma “Cento Città” su Radio 1.
Sul numero dei contagi contenuto nell’isola Musumeci sottolinea che “vogliamo capitalizzare questo risultato che è frutto di un gioco di squadra con una programmazione sana e improntata sulla chiusura”.
“Pensiamo che la Sicilia – ha aggiunto il governatore – possa giocarsi una bella partita nel settore del turismo: questo tasso assolutamente basso del contagio può consentire una certa sicurezza almeno per un turismo locale che muove comunque alcuni milioni di persone. Stiamo consentendo agli stabilimenti di fare la manutenzione e regaliamo alcune notti in albergo e visite guidate”.
In Sicilia, secondo lo studio dell’assessorato regionale all’Economia, il blocco delle attività produttive ha interessato il 43% delle unità locali e genera, per ogni mese di blocco, una riduzione di fatturato pari a oltre 2,8 miliardi di euro. Questo quanto scritto dall’assessore Gaetano Armao nella relazione consegnata alla Camera e al Senato per l’audizione della Regione siciliana sul Documento di economia e finanza 2020.
Sul piano della finanza pubblica regionale le analisi di Fitch-Ratings 2020-2024 evidenziano, quale effetto diretto della forte contrazione economica, “un repentino abbassamento delle entrate erariali che giunge già nel 2021 a circa un miliardo di euro, con un pregnante effetto sugli equilibri di bilancio se non sostenuti da una modifica del meccanismo di compartecipazione sulle entrate ed una decisa riduzione del concorso alla finanza pubblica”, si legge ancora nella relazione del vicepresidente della Regione.
“Occorre quindi inserire nel DEF 2020 decise ed imprescindibili misure di immissione di liquidità diretta, in particolare per le imprese del Sud, mediante contribuzioni a fondo perduto quale condizione necessaria, anche se non sufficiente – scrive ancora Armao – per recuperare la prospettiva di una crescita possibile e soprattutto non socialmente distruttiva. Anche per la Regione siciliana vi è una priorità di salvaguardia degli equilibri di bilancio. Va quindi considerato quanto tale sospensione possa incidere sul contributo al risanamento della finanza pubblica richiesto alla Regione siciliana nell’ambito della competenza esclusiva dello Stato al coordinamento della finanza pubblica”.