De Luca dice no al 5G: "Attendiamo altri studi"

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De Luca dice no al 5G: "Attendiamo altri studi"

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martedì 28 Aprile 2020 - 10:19

Con ordinanza n. 133 di ieri, lunedì 27, il sindaco Cateno De Luca ha disposto il divieto, in applicazione del principio di precauzione sancito e riconosciuto dall’Unione Europea, a chiunque di sperimentare, installare e diffondere sul territorio del comune di Messina impianti con tecnologia 5G in attesa di dati scientifici più aggiornati, fra i quali la nuova classificazione della cancerogenesi delle radiofrequenze 5G annunciata dall’International Agency for Research on Cancer, e prendendo in riferimento i dati scientifici più aggiornati e già disponibili sugli effetti delle radiofrequenze, che a detta dell’Amministrazione comunale evidenziano l’estrema pericolosità per la salute dell’uomo.
“Seguivamo già da tempo la vicenda degli impianti 5G, pienamente consapevoli che lo sviluppo tecnologico non deve mai andare a discapito della salute dei cittadini. – dichiara De Luca dopo aver firmato l’ordinanza sindacale – Per questa ragione negli ultimi giorni abbiamo approfondito la questione sia dal punto di vista tecnico che da quello giuridico. In base alle numerose sentenze che ormai hanno riconosciuto il danno da elettrosmog, l’elettrosensibilità e il nesso causale telefonino-cancro anche oltre ogni ragionevole dubbio, abbiamo preso spunto per chiarire la nostra posizione. Al momento in Italia si consente di installare gli impianti 5G ma nessuno si è ancora preoccupato di condurre uno studio preventivo che verifichi quali sono le conseguenze di tali impianti sulla salute dell’uomo e sull’ecosistema, mentre la Commissione Europea nel 2019 ha affermato che il 5G lascia aperta la possibilità di conseguenze biologiche”.
“Francamente – continua il primo cittadino – di fronte a tale quadro, in assenza di elementi che escludano danni irreversibili per la salute umana e per l’ecosistema, come si possono autorizzare simili installazioni? Come si può pensare che prima si consenta l’installazione degli impianti 5G e poi si penserà agli eventuali danni alle persone e all’ambiente? Questo modo di agire è inaccettabile, perché poi si negheranno anche gli eventuali risarcimenti sul presupposto che quando gli impianti sono stati installati non c’erano elementi per ritenere che fossero dannosi per la salute dell’uomo e per l’ambiente. E allora, se non ci sono dati disponibili, di certo non possiamo agire sulla presunzione che tali impianti non siano dannosi, soprattutto quando invece già abbiamo gli elementi per ritenere che lo potrebbero essere”.
“Preciso che fino ad oggi non sono stati attivati impianti 5G sul territorio comunale – conclude il sindaco – e anche per questa ragione ho ritenuto di adottare un’ordinanza in applicazione del principio di precauzione comunitario, con la quale ho vietato a chiunque di installare, sperimentare o diffondere le frequenze con impianti 5G in attesa che vengano divulgati gli studi sugli effetti delle radiofrequenze”.