Accompagnamento alla chiesa di Santa Caterina: ma non erano vietati?

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Accompagnamento alla chiesa di Santa Caterina: ma non erano vietati?

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martedì 28 Aprile 2020 - 12:04

Alcune persone devono avere ancora le idee un po’ confuse su cosa si possa fare e cosa non si possa fare durante l’emergenza coronavirus. Il premier Giuseppe Conte lo scorso 26 aprile ha approvato il dpcm che segnerà l’avvio della cosiddetta fase 2. Il dpcm, tra le altre cose, dà la possibilità di celebrare i funerali e, dunque, l’accompagnamento delle salme, purché vengano rispettate due condizioni fondamentali: potranno parteciparvi un massimo di 15 congiunti e bisognerà rispettare le regole di distanziamento sociale; tali condizioni sono state poste affinché non si creino assembramenti e, quindi, non si faciliti la diffusione del covid. Il fatto è che tale dpcm avrà validità a partire dal 4 maggio, motivo per cui non si comprende il perché questa mattina si sia tenuto un corteo funebre presso la chiesa di Santa Caterina Vergine e Martire, all’incrocio tra via del Vespro e via Risorgimento.

Pur volendo ipotizzare che le persone coinvolte nel corteo funebre abbiano agito in buona fede e, dunque, non sapessero che il suddetto dpcm avrà validità a partire da lunedì prossimo, vi sembra comunque che stiano rispettando le regole secondo cui possano parteciparvi un massimo di 15 congiunti distanziati tra loro ad almeno un metro di distanza? La foto parla da sola e, pertanto, diamo a voi la possibilità di giudicare autonomamente.

Curioso che un evento del genere abbia fatto così poca notizia diversamente da quanto avvenuto qualche settimana fa in occasione del corteo funebre del fratello dell’ex boss mafioso. Sembrerebbe quasi che quella volta ci si sia focalizzati non tanto sul fatto in sé, disdicevole e pertanto da dover condannare, quanto piuttosto su chi si sia reso responsabile di quel fatto. Vedere che ci siano ancora persone che credono di poter trasgredire tranquillamente i suddetti dpcm non può che generare rabbia, soprattutto per quelle persone che in questi ultimi due mesi hanno perso un proprio caro senza aver la possibilità di dare a questo un ultimo saluto.