Finanziaria, De Luca scrive a Miccichè: "Ci sono in ballo oltre 404 mln"

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Finanziaria, De Luca scrive a Miccichè: "Ci sono in ballo oltre 404 mln"

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venerdì 24 Aprile 2020 - 09:57

Il sindaco Cateno De Luca interviene nuovamente sui 404,5 milioni di euro recentemente sbloccati dalla Corte Costituzionale e che vorrebbero essere impiegati dalla giunta regionale per far fronte all’emergenza coronavirus. Il primo cittadino si era mostrato molto critico con riferimento alle intenzioni del governo siciliano, perché tali somme originariamente erano state destinate per tutt’altri fini, e in particolare per realizzare investimenti nel territorio regionale. De Luca afferma infatti che la crisi sanitaria in corso può essere affrontata tranquillamente usando altri fondi regionali, oltre 1 miliardo di euro a detta del sindaco.

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Il primo cittadino adesso dichiara che la giunta regionale starebbe tentando di forzare la mano affinché questi 404,5 milioni di euro possano essere usati per fronteggiare l’emergenza covid. Infatti, De Luca spiega che, attraverso un escamotage giuridico a detta sua censurato più volte dalla giurisprudenza, il governo siciliano ha inserito un comma nell’articolo 5 della Finanziaria regionale 2020/2022 che, pur senza farne esplicitamente riferimento, prevederebbe l’uso dei famigerati 404,5 milioni di euro per contrastare il coronavirus.

In particolare, con una lettera indirizzata al presidente dell’Ars Gianfranco Micciché, De Luca ha chiesto che, ai sensi degli articoli 7 e 73 ter del regolamento interno, sia stralciato il comma 2 dell’articolo 5 della Finanziaria 2020/2022, che così recita: “Sono abrogate tutte le disposizioni di leggi regionali che dispongono l’utilizzazione delle risorse di cui al presente comma in contrasto con la presente legge”.

“Occorre chiarire che la bozza informale del disegno di legge non prevedeva tale dicitura, – dichiara De Luca – la quale evidentemente è stata inserita a seguito della recente sentenza della Corte Costituzionale. La formula utilizzata al comma 2 dell’articolo 5 della suddetta Finanziaria costituisce espressione di una tecnica legislativa che la giurisprudenza ha più volte censurato, considerandola errata oltre che superflua, poiché quando si intende abrogare una disposizione occorre che il legislatore lo affermi chiaramente con espresso riferimento all’articolo (o agli articoli) di legge che intende abrogare, non mimetizzandoli ad arte per celare il vero intento: eliminare le misure previste dall’articolo 99 della Finanziaria 2018 (i 404,5 milioni di euro, prima che nel luglio del 2018 venissero impugnati dal primo governo Conte, erano contenute nella Finanziaria regionale del 2018, ndr) da me stesso proposto per inserire a bilancio 404,5 milioni di euro da destinare a diverse finalità di sviluppo regionale”.

“Si chiede pertanto – conclude il primo cittadino – che tale comma venga stralciato o, in subordine, che venga riformulata escludendo espressamente dalla stessa le risorse finanziarie già individuate nell’articolo 99 commi da 2 a 17 e comma 25 L.R. 8/2018 per i quali deve essere confermata la disposta rimodulazione, avviando il relativo procedimento per la loro concretata utilizzazione, pena la perdita del finanziamento stesso, come autorevolmente ribadito dalla stessa Corte Costituzionale con la sentenza n. 62/2020. Confido pertanto nell’autorevole intervento del Presidente Micciché, per scongiurare un’ingiustizia sociale ed economica organizzata ad arte a danno dei siciliani. I fondi per l’emergenza Covid-19 possono essere tranquillamente reperiti da altre risorse che io stesso sono disponibile a dimostrare”.