Cerreti a De Luca: “Basta con l'odio sociale, che il 25 sia un nuovo giorno della Liberazione”

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Cerreti a De Luca: “Basta con l'odio sociale, che il 25 sia un nuovo giorno della Liberazione”

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venerdì 24 Aprile 2020 - 17:29

Riportiamo qui di seguito una lunga riflessione di Roberto Cerreti, capogruppo del Movimento Liberi Insieme, sul fenomeno dell’odio sociale a Messina, che a detta di Cerreti è divenuto sempre più dilagante per via dei modi di fare del sindaco Cateno De Luca.
“Assistiamo, oramai da oltre un mese, – si legge nella nota di Cerreti – ovvero dall’inizio di questo tragico periodo, al teatrino mediatico messinese, volutamente silenziosi, per tentare di comprendere quali sono i reali obbiettivi dei protagonisti, al cospetto di una crisi senza precedenti che merita più fatti e meno parole.
“Purtroppo, però, continuiamo ad assistere ad un inquietante meccanismo instauratosi nella nostra città che tende ad esaltare il peggio di ognuno di noi ed a fomentare odio sociale, elemento avvertito ovviamente più sui social ma che si avverte anche nei brevi incontri occasionali durante le file ai supermercati o altro, ovvero un pericolosissimo tutti contro tutti, che vede dagli abitanti più umili ai soggetti più altolocati, per lo meno intellettualmente, inclini verso atteggiamenti dialettici violenti concorrenziali a quelli del nostro primo cittadino. Una città dove non si può esprimere la propria opinione o fare una giusta critica politica o amministrativa, senza essere redarguito ed esposti immediatamente al linciaggio pubblico, come il caso del vicepresidente dell’ex Provincia Regionale di Messina Michele Bisignano, ma che posto è?
“Noi abbiamo sempre vissuto, al di là del colore politico, in un luogo dove esistevano gli schieramenti partitici, lobby e i padroni di turno, ma in ogni caso si era stati sempre liberi di essere se stessi e con le proprie idee, senza l’incubo che un ‘illegittimo tribunale delle inquisizioni’ artatamente creato sui social ti processasse per le intenzioni o le idee, ma oggi non è più così. Purtroppo il sindaco di Messina, che dimentica troppo spesso, tranne che nei momenti elettorali,  di essere anche il sindaco della città metropolitana continua ad avvelenare il dibattito pubblico, non solo con azioni deprecabili e su cui preferiamo non entrare nel merito, ma con un linguaggio violento ed aggressivo, che inneggia a continue rivolte verso e contro tutti, anche se nella maggior parte dei casi si rivelano fuochi di paglia, come il caso dei ‘fondi regionali tolti non tolti’, ma che in ogni caso concorrono ad accrescere il clima di instabilità, irrequietezza ed isteria sociale.
“‘Occupazioni, pistolettate, scippi’ sono solo alcuni esempi delle terminologie propagandate dal sindaco sui social e media, ma l’importante è mantenere dialetticamente alta l’attenzione di cittadini, la paura, le ansie e fomentare un sistema di odio sociale, di cui sembra quasi nutrirsi, purtroppo il resto non conta! Ma la domanda che oggi ci poniamo e che poniamo alla gente come spunto di riflessione è: ma cosa sarebbe Cateno De Luca senza insulti, minacce e propaganda? La risposta è semplice, magari non uno ‘sceriffo’ ma un semplice sindaco, ma di una città più semplice, meno rabbiosa e più disposta alla collaborazione ed all’interazione sociale.
“Magari sarebbe semplicemente un politico con i propri pregi e difetti, non un fomentatore di folle mediatiche, non un collezionista di querelle e querele anche da parte dei propri cittadini, ma ‘un cittadino tra i cittadini’, un uomo in grado di ammettere i propri errori e che avrebbe evitato di esporre volti ed immagini sui social per farsi pubblicità, anche a discapito di donne e bimbi, che avrebbe evitato ingiurie e turpiloquio così da evitare di farsi riprendere addirittura dalla più alta carica della Chiesa Cattolica sul territorio messinese, una persona che avrebbe dato il buon esempio utilizzando i presidi sanitari previsti in questo momento evitando che il furbetto o i ‘mafiosetti’ di turno si sentissero autorizzato ad emularlo, un primo cittadino che magari avrebbe evitato di fare il ‘coniglietto pasquale’ in giro per la città in piena attività propagandistica a donare uova di Pasqua ai bambini, tra l’altro uova donate in verità da altri, creando assembramenti per selfie e solidarizzazioni varie, evitando così anche i richiami del Garante dell’Infanzia, dottor Fabio Costantino, ed i suoi inqualificabili affondi contro lo stesso per giustificare l’ingiustificabile.
“Ma tutto questo deve finire, l’odio sociale instauratosi in città e che purtroppo sta nutrendo il risentimento di tanti, anche di amici nostri che vorrebbero reazioni rabbiose a politiche che non condividono, DEVE CESSARE, lasciando il posto alla vera RICOSTRUZIONE, in una comunità già sin troppo provata dalla situazione economica e finanziaria, già ben prima che il Covid-19 ci desse questo colpo di grazia, e che oggi più che mai, ha bisogno dell’aiuto di tutti, nessuno escluso, augurandoci che il sindaco lo possa comprendere. Noi partiamo dal presupposto che TUTTO CONCORRE AL BENE e siamo convinti che in qualche modo ed a modo suo, anche le prese di posizione di De Luca, siano state utili a preservare la situazione messinese durante questa pandemia, alla stregua  delle attività ed iniziative intraprese per loro città da tutti gli altri sindaci italiani, ma ora è arrivato veramente il momento che il ‘sindaco della D’Urso’ si spogli delle proprie velleità ed ambizioni politiche, faccia un bagno d’umiltà ed inizi a lavorare per diventare il ‘sindaco dei messinesi’, ovviamente sforzandosi di rappresentare veramente tutti, tutti i ceti sociali e tutte le necessità della nostra comunità, inneggiando finalmente ad un ritrovato senso istituzionale che rispetti tutte le istituzioni e il loro alto senso, evitando gratuite e lesive prese di posizione contro le più alte cariche dello Stato e dei Governi Nazionale e Regionale, e ripartendo proprio dal necessario rapporto collaborativo con gli altri sindaci metropolitani che anche oggi si sono trovati a redigere un documento programmatico senza il supporto del sindaco di Messina, immotivatamente assente e sempre più isolato dal contesto politico istituzionale italiano.
“Il nostro auspicio è che questo 25 aprile rappresenti per Messina, i messinesi e soprattutto il sindaco De Luca, una ‘Nuova festa della Liberazione’, un momento di grande riflessione dove si possa ritrovare il necessario equilibrio ed il giusto supporto delle Istituzioni locali per rilanciare le proprie attività ed i propri destini, uscendo definitivamente da questo orribile incubo e da quel meccanismo perverso che sta scatenando quel preoccupante fenomeno di ODIO SOCIALE che, ribadiamo con forza, va in ogni modo e con ogni mezzo arginato ed isolato”.