Assistenti alunni disabili nel “limbo” occupazionale: Gioveni scrive al sindaco metropolitano

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Assistenti alunni disabili nel “limbo” occupazionale: Gioveni scrive al sindaco metropolitano

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venerdì 24 Aprile 2020 - 11:53

Il consigliere comunale Libero Gioveni ha scritto a Cateno De Luca affinché quest’ultimo, nella veste di sindaco metropolitano, si attivi, assieme al commissario straordinario del consiglio metropolitano, per tutelare il personale della città metropolitana che assiste gli alunni con disabilità, che vive in una sorta di limbo occupazionale da quando è avvenuta la chiusura delle scuole per via dell’emergenza coronavirus: “Da più di 15 anni questo personale, – dichiara Gioveni – la cui unica garanzia è stata quella di godere della clausola di salvaguardia negli appalti che di volta in volta si sono succeduti, lavorano per 9 mesi l’anno, con sospensione nei mesi di estivi e in parte anche durante le vacanze natalizie. Durante la sospensione lavorativa hanno sempre percepito una indennità minima Naspi di poco più di 400 euro, con le immaginabili conseguenze economiche che possono avere le famiglie monoreddito.
“Ma se da un lato durante tutto questo lungo periodo, pur a denti stretti, hanno accettato questo stato di cose, quest’anno, a causa dell’emergenza Covid-19, si ritrovano in una condizione davvero disperata (oltre che paradossale). In pratica, proprio a cavallo della chiusura delle scuole avvenuta il 5 marzo, doveva avvenire il cambio di appalto del servizio di assistenza degli alunni disabili, con conseguente e consueto passaggio dei lavoratori dalla cooperativa uscente a quella subentrante. Ma a causa, appunto, della chiusura delle scuole, tutto ciò non è avvenuto, per cui questo personale si ritrova ancora senza lo stipendio del mese di febbraio e con una minima indennità Naspi che però scadrà nei primi giorni di maggio e che, paradossalmente, non ha consentito loro nemmeno di accedere alle agevolazioni messe in campo dal Comune di Messina (family card e altre in itinere), col risultato che si prospetta parecchio drammatico per loro visto che nei mesi di giugno, luglio, agosto e in parte settembre non percepiranno assolutamente nulla! Se poi a tutto questo si aggiunge l’aspetto sociale, ossia i grossi disagi che stanno vivendo anche le famiglie destinatarie del servizio, si comprenderà ancor di più la drammaticità della situazione.
“Pertanto, in virtù di tutto quanto sopra esposto, chiedo al sindaco metropolitano e al commissario straordinario del consiglio metropolitano, ognuno per la parte di propria competenza, di studiare congiuntamente delle soluzioni che possano venire incontro alle esigenze di questo personale e delle stesse famiglie destinatarie dei preziosi servizi sociali. Al riguardo propongo che nel breve termine vada impiegato il personale, attraverso, la cooperativa subentrante, in altri possibili servizi sostitutivi compatibili con l’emergenza Covid-19, oppure, in alternativa, investire il Direttore INPS di Messina affinché, vista la situazione emergenziale e improvvisa venutasi a creare, si possano trovare altre forme di ammortizzatori sociali fino al prossimo mese di settembre. Nel medio termine suggerisco invece di tentare di internalizzare i servizi sulla stessa stregua del Comune di Messina che li gestisce con la Messina social city, ossia costituendo, condizioni economiche e giuridiche permettendo, una società “in housing” in seno alla Città Metropolitana che possa garantire i servizi assorbendo questo personale”.