Momenti di apprensione nei pressi del viale principe Umberto. Sabato scorso gli operatori del 118 si sono recati in un’abitazione sita in salita Rando, in quanto sono stati allertati dai carabinieri del tentato suicidio di una 40enne di nazionalità srilankese. La donna, infatti, aveva provato a lanciarsi nel vuoto da un’altezza di oltre 30 metri.

In un primo momento la donna aveva richiesto, tramite il 112, l’intervento delle forze dell’ordine, perché a suo dire sua cognata l’avrebbe minacciata di buttarla fuori di casa e ucciderla. Tuttavia, dalla disamina dei fatti è venuto fuori che la 40enne è un soggetto con problemi psichiatrici e che quel giorno non aveva preso le medicine. In particolare, la donna aveva fatto le valigie con l’intento di raggiungere la sorella a Brescia, in quanto impaurita dalla situazione generata dal coronavirus. Quando i familiari hanno cercato di convincerla a desistere dai suoi propositi, la donna ha deciso di fare ricorso al 112. Giunti sul posto e avuto contezza dei fatti, i carabinieri hanno tentato di convincere la 40enne a disfare le valigie e poi ad affidarsi alle cure del 118.

La donna a questo punto con repentina manovra ha tentato il salto nel vuoto: solo la prontezza di riflessi dei carabinieri che sono riusciti ad agguantarla ha evitato il peggio. Subito dopo la srilankese è stata affidata ai sanitari del 118 e trasportata al Papardo. In serata la stessa è stata sottoposta a Tso presso il Sirina di Taormina.